ADOZIONI A 200 EURO: SERVIZI E NON INCENTIVI

L’adozione, uno degli strumenti messi in campo per contrastare il randagismo, spesso viene interpretata come soluzione scorciatoia per alleggerire i canili, destinata a fallire quando non promuove il possesso responsabile e consapevole e non favorisce la diffusione di una cultura cinofila fondata sulle coordinate zooantropologiche. L’ordinanza del 6 agosto 2013 sulla tutela dell’incolumità pubblica dall’aggressione dei cani sancisce che il proprietario di un cane è sempre responsabile del benessere, del controllo e della conduzione dell’animale. Questa responsabilità fa ricadere sul proprietario, da un lato l’obbligo di fornire le necessarie cure per garantire il benessere psico-fisico dell’animale, dall’altro lato lo impegna nell’acquisizione delle conoscenze e delle competenze indispensabili alla convivenza pacifica del cane con l’essere umano nell’ambiente urbano. La rilevanza normativa di questo impegno è rafforzata dalla responsabilità civile e penale attribuita al proprietario per i danni o le lesioni a persone, animali o cose provocati dall’animale stesso.La norma prevede inoltre delle misure di prevenzione delle aggressioni che il proprietario è tenuto a rispettare, fra queste quella di “affidare il cane a persone in grado di gestirlo correttamente;” di “acquisire un cane assumendo informazioni sulle sue caratteristiche fisiche ed etologiche nonché sulle norme in vigore;” di “assicurare che il cane abbia un comportamento adeguato alle specifiche esigenze di convivenza con persone e animali rispetto al contesto in cui vive”.Questa norma, seppure insufficiente nel colmare il vuoto normativo sull’istituto del processo adottivo, detta lo spirito e stabilisce in maniera netta le responsabilità del proprietario che decide di acquisire un cane.E’ molto importante quindi che prima di adottare un cane il futuro proprietario riceva adeguate informazioni da un medico veterinario comportamentalista o da un educatore cinofilo per evitare il rischio di facili adozioni dettate dall’entusiasmo.Le ADOZIONI SUPERFICIALI, frutto cioè di un interesse momentaneo, sono alla base di errori gestionali ed educativi che enfatizzano i comportamenti inadeguati alla convivenza con l’uomo e con gli altri animali, forieri di aggressioni e di abbandoni per l’incapacità dei proprietari di affrontare situazioni problematiche.E’ urgente quindi che istituzioni e amministrazioni comprendano che la miglior forma di prevenzione delle aggressioni e degli abbandoni è l’ADOZIONE CONSAPEVOLE, che passa attraverso l’istituzione di una rete di servizi ai cittadini basata sulla diffusione di una cultura cinofila che dia valore all’alterità animale, e di una cultura zooantropologica in grado di esprimere nella relazione uomo-cane le valenze educative ed integrative indispensabili per un’accoglienza del binomio uomo-cane nella società.Bisogna attivare quindi nuovi percorsi formativi con il coinvolgimento dei professionisti della relazione cane-uomo, medici veterinari zooantropologi, comportamentalisti ed educatori cinofili, investendo risorse in tal senso per promuovere un beneficio per la società e per l’alterità animale e non sperperando denaro pubblico per adescare ignari cittadini con incentivi economici per adottare un cane. L’effetto sarebbe sicuramente devastante per i cittadini, per le amministrazioni, per la società e per i cani.

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