Acqua rubata nella fascia costiera di Scicli: scatta la maxi-inchiesta sugli allacci abusivi

Un calo anomalo della portata idrica, intere aree della fascia costiera da Playa Grande a Sampieri servite con difficoltà e una lunga estate segnata da disagi. Ora il Comune di Scicli passa alle maniere forti: è operativa una task force speciale incaricata di individuare e sanzionare gli allacci abusivi alla rete comunale.

Una rete che perde… ma non a causa di guasti

Iblea Acque, durante la conferenza di servizio tenuta ieri al Municipio, ha segnalato un dato inquietante:
dal serbatoio Currumeli vengono immessi ogni giorno litri d’acqua che non arrivano mai agli utenti finali.

La portata effettiva in uscita è troppo bassa rispetto a quella immessa:
la differenza è enorme e ingiustificata.

Da qui il sospetto, definito “fondato”, che lungo la condotta principale vi siano:

  • allacci abusivi a uso domestico,
  • prelievi irregolari per attività agricole,
  • utenze non registrate e quindi evasori della fiscalità idrica,
    con un danno economico significativo sia per il Comune sia per Iblea Acque.

La task force: tecnologie avanzate e controlli sul campo

Alla riunione hanno partecipato:

  • la giunta comunale,
  • la comandante della Polizia locale,
  • l’avvocato dell’Ente,
  • funzionari del Genio Civile di Ragusa,
  • il Consorzio di Bonifica,
  • il Consorzio dell’Agro di Donnalucata,
  • i tecnici di Iblea Acque.

Da alcune settimane è attiva la task force che utilizza strumenti moderni per:

  • misurare portate e pressioni in più punti strategici;
  • confrontare i dati con i volumi immessi;
  • restringere il campo alle zone in cui i cali sono “ingiustificatamente anomali”.

Una prima macroarea sospetta è già stata individuata e sono in corso verifiche capillari su terreni privati, abitazioni e aree agricole.
Chi verrà scoperto sarà denunciato a norma di legge.

Così si collega il passato recente: il piano anti-crisi del 16 ottobre

Il caso non arriva all’improvviso. Già il 16 ottobre, il Comune aveva riunito:

  • Amministrazione Marino,
  • Asp di Ragusa,
  • Iblea Acque,

per affrontare in modo organico la crisi idrica estiva e pianificare nuove strategie.

In quell’occasione erano emersi altri punti critici:

  • quattro pozzi saranno campionati e analizzati per una possibile acquisizione e messa in rete;
  • il sistema di clorazione policentrica ha riportato l’acqua nei parametri di legge;
  • da allora era stato annunciato un piano di controlli contro gli allacci illegali e gli usi impropri dell’acqua pubblica (irrigazione giardini, piscine, consumi eccessivi non dichiarati).

Il monito del Comune ai residenti delle borgate

Il Comune ha invitato chi risiede nelle borgate rivierasche nei mesi estivi a:

  • dotarsi di serbatoi per affrontare possibili sospensioni idriche;
  • verificare la regolarità dei propri allacci;
  • ridurre consumi impropri nei periodi critici.

La riunione del 16 ottobre è stata aggiornata a novembre, quando arriverà lo stato dell’indagine sugli abusivi.

Una battaglia che riguarda tutti

Se i sospetti saranno confermati, si tratterà di un danno grave per l’intera collettività:
acqua sottratta illegalmente, rischi per la potabilità, rete stressata, costi lievitati.

Il Comune promette tolleranza zero: “I rei saranno perseguiti a norma di legge”.

L’inchiesta è appena iniziata, ma i primi risultati della task force potrebbero arrivare presto. E la costa sciclitana potrebbe scoprire di avere, tra dune e campagne, più allacci abusivi del previsto.

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