A SEGUITO DELLE ISPEZIONI DEL NUCLEO CC ISPETTORATO DEL LAVORO

Nell’ambito di servizi finalizzati ad infrenare il fenomeno del lavoro sommerso nel settore agricolo, questo Nucleo CC. Ispettorato del Lavoro, dipendente: funzionalmente dal dirigente del Servizio Ispettorato del Lavoro di Ragusa e gerarchicamente dal Comando Gruppo CC. Tutela Lavoro di Palermo, ha segnalato alla Procura della Repubblica di Ragusa, G.S., di anni 57, da Vittoria, imprenditore agricolo, avendo impiegato in qualità di braccianti agricoli cinque cittadini rumeni: T.L. Di anni 39, D.L di anni 42, L.I. Di anni 22, D.C. di anni 43 e P.P. di anni 28, di cui le prime due di sesso femminile, in nero senza alcuna tutela previdenziale e assicurativa, impiegati giornalmente per oltre otto ore, e retribuiti con la somma giornaliera di €.25,00, al dì sotto dei minimali di legge (€.43,00 circa secondo il contratto provinciale per gli operai agricoli della provincia di Ragusa). Nel corso delle indagini emergeva altresì che lo stesso imprenditore, con abuso di autorità e facendo leva sullo stato di necessità dei lavoratori, induceva le suddette cittadine rumene a lavorare da sole all’interno delle serre, con l’intento proprio di molestarle sessualmente con continue proposte oscene, baci, abbracci e palpatine ai seni, le quali per non perdere il posto di lavoro erano costrette a subire le predette molestie. Contestate violazioni amministrative connesse al lavoro nero, per circa 17.000,00 euro.

 

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