A RAGUSA MANCA UNA CULTURA SUL POSSESSO RESPONSABILE DEL CANE

“Perché è andata deserta la gara per l’affidamento del servizio di ricovero, cura e mantenimento dei cani randagi nel canile rifugio? Quali sono gli aspetti che non hanno convinto le associazioni o le ditte che avrebbero dovuto gestire lo stesso? Perché, ancora una volta, le gare bandite dal Comune di Ragusa raramente sono partecipate?”. Sono gli interrogativi che il consigliere comunale del movimento “Il Megafono” rivolge al sindaco Federico Piccitto e all’assessore con delega per la Tutela degli animali, Stefania Campo. “Ormai non è un caso isolato – aggiunge il consigliere Chiavola – i bandi del Comune, per l’affidamento di un servizio, vanno quasi tutti deserti. E c’è bisogno di rivederli, riaggiustarli, riproporli per sperare che si possa registrare un minimo successo. Chiedo, senza spirito polemico: ma che cosa è che non funziona? E’ la mancata previsione dei criteri di economicità a rendere questi bandi impraticabili da parte delle ditte? E, se così fosse, perché non si è provveduto a rivederli alla base? Detto questo, non possiamo non prendere atto di come su questo argomento sarebbe opportuno predisporre un attento programma di adozione dei randagi, sulla falsariga di quanto accade in alcune città del Nord. E’ mai possibile che, invece, nella nostra città non si riesca a creare un’adeguata cultura in proposito? Apprendo, comunque, con favore che è stata ripresa l’idea, portata avanti nel periodo 2008-2009 dall’allora assessore al ramo Rocco Bitetti, di predisporre i corsi per il possesso responsabile del cane, in collaborazione con l’Asp”. Per Chiavola, infatti, è necessario che si possa creare una adeguata cultura di possesso del cane e di confronto con l’animale. “Ancora oggi – aggiunge – vediamo molti ragusani che vanno in giro senza secchiello e paletta, oppure quando lo fanno li ostentano come se fosse una cosa straordinaria. Ecco, anche questo è un aspetto che merita la dovuta attenzione e che, comunque, ci fa comprendere come ci siano parecchi passi in avanti da compiere. Per quanto riguarda il bando – aggiunge – voglio sperare che l’Amministrazione comunale si adopererà in tempi brevi per arrivare alla stesura di un documento che risulti più apprezzabile da parte delle associazioni o delle ditte che decideranno di effettuare il servizio”.                                                                       

                                                                            

                                                                  

 

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