A POZZALLO RISORSE IMMATERIALI E BENI CULTURALI LASCIATI AMMUFFIRE NEL DIMENTICATOIO POLITICO REGIONALE

Mentre gli amministratori della città marinara sono alla ricerca spasmodica di indifferibili soluzioni per uscire gradualmente dal tunnel dell’enorme debito accumulato dai governi che si sono succeduti alla guida del Comune negli ultimi quindici anni, si consente che risorse immateriali e beni culturali, che potrebbero essere inseriti un virtuoso processo di crescita del territorio, con ricadute positive per l’economia locale e le casse comunali, ammuffiscano nel grande dimenticatoio politico regionale. Ed è grave e preoccupante che di questi argomenti, nel corso di una più che mai isterica campagna elettorale, ormai, per fortuna, in dirittura d’arrivo,  non si riscontri traccia alcuna fra le esternazioni e i “fioretti”dei candidati alle Regionali. Nessuno di loro, ad esempio, ha sollevato il problema che riguarda due importantissimi progetti che vedono interessato il comune marinaro, colpevolmente messi in naftalina dalla politica: il finanziamento del secondo stralcio dei lavori per la completa ristrutturazione di Torre Cabrera, monumento simbolo della città, e quello relativo al completamento dei locali della ex Colonia Marina, ove dovrebbe essere realizzato un Museo del mare provinciale. Due progetti elaborati dalla Sovrintendenza ai Beni Ambientali e Culturali di Ragusa, finanziati solo parzialmente. Rimasti incompleti da anni. Troppo facile, a questo punto, chiamare in causa i deputati regionali uscenti, tutti, nessuno escluso, ma non lo facciamo. Perché siamo in campagna elettorale e perché sono sotto gli occhi di tutti le innumerevoli ataviche disattenzioni registrate da parte delle Istituzioni nei confronti di questa bella e maltrattata terra iblea, mortificata ed umiliata a più riprese, nonostante l’impegno e lo spirito di sacrificio dimostrato da operatori turistici, imprenditori, artigiani, commercianti ed agricoltori, che non intendono rassegnarsi al peggio. Intanto gli amministratori comunali di Pozzallo bussano a quattrini. “Gli inquilini di Palazzo “La Pira” – dichiara in proposito Rosario Ruggeri, direttore di macchine marine in pensione e componente il direttivo della Società Marinara –  chiedono ai cittadini licenza di aumentare le tasse per cercare di ridurre un debito di oltre 10 milioni di euro. Questa, a loro dire, l’unica soluzione. Quasi a voler copiare Monti. Si tratta di una proposta intollerante e indecente, che respingiamo con tutte le nostre forze. Anziché immaginare soluzioni facili, punitive e penalizzanti per i cittadini che non ne possono più di tasse e balzelli vari, gli esperti del Comune, alzando l’ingegno, si impegnino invece a imboccare percorsi diversi, in grado di rilanciare la crescita”. “Una strada da percorrere in via prioritaria – gli fa eco un docente in pensione – sarebbe senz’altro quella della promozione di uno fra i più importanti e redditizi  settori del turismo, che è quello di tipo religioso e culturale. Da realizzare in tempi brevi. Utile e preziosa l’idea di valorizzare il Museo Familiare “Giorgio La Pira” di via Pascoli, e di  mettere mano alla seconda parte dei lavori per il  completamento di Torre Cabrera e del Museo del mare. Basti pensare che ogni euro investito in beni culturali produce sul territorio una ricaduta favorevole pari a 7 euro”.

 

 

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