È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
A Modica il “Quasimodo quasi sognato”ancora in mostra sino al 7 settembre
03 Set 2019 08:18
L’Associazione Proserpina con il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Modica è lieta di annunciare che a grande richiesta, Lorenzo Maria Bottari ha deciso di prolungare fino al prossimo 7 settembre a Modica l’allestimento delle sue mostre “Quasimodo quasi Sognato” presso il Museo Casa Natale di Salvatore Quasimodo in Via Posterla n.84 e la personale alla Società Operaia in Corso Umberto I°. Bottari è un’artista palermitano che vive a Milano, autentico giramondo per amore dell’arte che nella sua lunga carriera ha esposto le proprie opere a New York e nelle maggiori capitali europee, vantando la frequentazione di artisti come Corrado Cagli, Giorgio de Chirico, Renato Guttuso, Ibrahim Kodra, Angus McBean e Alda Merini, sua grandissima amica che gli ha dedicato versi d’amore. L’incontro con Alessandro Quasimodo, giovato proprio dalla poetessa milanese, suggella il suo interesse per l’opera poetica del padre Salvatore: proprio come in un sogno, l’opera poetica quasimodiana trova nell’interpretazione pittorica di Lorenzo Maria Bottari un connubio sublime, in cui le parole riescono finalmente a svincolarsi dagli ultimi limiti della loro convenzionalità intrinseca per godere della libertà immaginifica ed infinita della mente. Un’analoga atmosfera onirica all’insegna della fantasia e caratterizzata da un tripudio di colori si ritrova nelle opere in mostra presso la Società Operaia, ove il visitatore viene accolto dallo sguardo intenso di una sgargiante Alda Merini. Per l’occasione, Bottari ha dedicato a Modica una nuova opera: un San Giorgio che uccide il drago in groppa a un cavallo che assume le sembianze di un ippogrifo meccanico, sullo sfondo del duomo di San Giorgio che si innalza verso il cielo, ove una luna sdoppiata nei volti di due amanti proietta verso il basso una luce che dona alla scena la teatralità dell’opera dei pupi. Due mostre da vivere a Modica fino al prossimo 7 settembre.
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