RICOSTRUITA LA STORIA DI FRANCESCO COLOMBO

Francesco Colombo, partigiano pozzallese non sopravvissuto alla deportazione ha finalmente trovato la sua storia. La studiosa Cristina Bazzano, dopo un’accurata ricerca, è riuscita e recuperare i documenti in originale in cui è scritto il terribile destino del ventunenne pozzallese. Tramite gli archivi storici dei deportati si è potuto certificare che Francesco Colombo è stato fatto prigioniero nel febbraio del 1945 a Chiavari, in via Entella, 48, e da qui condotto a Verona. Da Verona è stato poi trasferito a Mauthausen e quindi nel sub-campo di Gusen dove, destinato a lavori pesantissimi e pericolosi, è deceduto alle ore 5.40 del 5 aprile 1945. La morte, genericamente specificata, così come capitava per migliaia di deportati morti a Gusen, è per “complicazioni polmonari ed arresto cardiaco”, stante che i detenuti lavoravano in una miniera dove si estraevano delle polveri sottilissime che servivano all’industria bellica tedesca ma che compromettevano, nel giro di poche settimane, organi vitali dei prigionieri. Si è riusciti anche a ricostruire lo Stato di Famiglia del partigiano, nonché l’abitazione in cui era nato, in Via Guerrazzi 9, e i congiunti che abitano a Pozzallo. Ciò che rimane ancora ignoto è il motivo dell’arresto. C’è chi ipotizza che Francesco facesse parte di un gruppo partigiano lì operante e, insieme ad altri compagni, sorpreso e arrestato. C’è anche chi racconta che il giovane condividesse un amore con una ragazza ebrea ed insieme a lei e ai suoi familiari rastrellato e condotto nei campi di concentramento. La Memoria di Francesco Colombo, partigiano pozzallese morto a Gusen all’età di 21 anni sarà riproposta in una Mostra Documentaria che sarà allestita nello Spazio cultura Meno Assenza e inaugurata giovedi 24 Aprile alle ore 18.30 alla presenza dei curatori, delle Autorità, dei congiunti e dei cittadini pozzallesi che vorranno rendere omaggio al giovane partigiano.

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