Teleiblea compie 50 anni: mezzo secolo di storia, informazione e libertà

Cinquant’anni fa, a Ragusa, nasceva un’emittente destinata a segnare profondamente la storia dell’informazione locale: Teleiblea. Siamo nel 1974, un anno spartiacque per la televisione italiana. Mentre in tutta Italia si cominciava a mettere in discussione il monopolio della Rai, a Ragusa un gruppo di pionieri stava costruendo qualcosa di nuovo, audace e rivoluzionario: una televisione privata che parlasse alla comunità, raccontando la realtà senza filtri e con uno stile diretto, vicino alla gente.

La nascita: una sfida al monopolio

Teleiblea nacque grazie all’intuizione di Carmelo Recca e di suo figlio Antonio, che decisero di investire in un’idea allora innovativa: un’emittente libera, capace di offrire informazione e intrattenimento alternativi ai palinsesti nazionali.
In un’epoca in cui la libera trasmissione televisiva non era ancora pienamente regolamentata, avviare un canale locale significava muoversi in un terreno inesplorato.

Dopo pochissimi anni si unirono al progetto anche Mario e Gianni Papa, entrando a far parte del nucleo fondatore che avrebbe poi guidato Teleiblea verso un’identità solida e riconoscibile. Il loro contributo diede all’emittente una struttura editoriale più articolata e un taglio giornalistico sempre più definito.

I sequestri, le difficoltà e la battaglia per la libertà di antenna

I primi anni non furono semplici. Come accadde a molte altre emittenti locali dell’epoca, anche Teleiblea dovette affrontare i problemi legati alla mancanza di una normativa chiara.
Tra gli episodi più significativi e ricordati, ci fu il sequestro dei trasmettitori, un atto che colpì l’emittente ragusana e che divenne simbolo della battaglia per la “libera antenna”, ovvero il diritto di trasmettere e di informare al di fuori del monopolio pubblico.

Nonostante pressioni, intoppi e incertezze legali, Teleiblea non si fermò: continuò a produrre contenuti e a costruire un rapporto sempre più forte con la comunità locale. Questa resilienza contribuì a definire l’identità dell’emittente, che negli anni si è affermata come un punto di riferimento nel panorama informativo ibleo.

Un telegiornale atipico, unico nel suo genere

Ancora oggi, uno degli elementi più caratteristici dell’emittente è il suo telegiornale atipico, diretto da Mario Papa, che continua a essere il direttore responsabile della testata giornalistica.
A differenza del formato classico basato sulla lettura dei testi, il TG di Teleiblea si fonda su un linguaggio informale e diretto: non una scaletta rigida da leggere, ma commenti, analisi, interviste e servizi che creano un dialogo costante con lo spettatore.
Un modello che nel tempo ha reso l’emittente riconoscibile e autentica, contribuendo a consolidare il suo rapporto con il territorio.

Le celebrazioni dei 50 anni

Oggi, nella Sala Avis di Ragusa, si è svolto l’incontro conclusivo delle celebrazioni per il cinquantesimo anniversario. Un appuntamento ricco di ricordi, volti, storie e testimonianze.
Sono intervenuti Antonio Recca e Mario Papa, insieme a tanti collaboratori ed ex collaboratori che negli anni hanno contribuito alla crescita dell’emittente.
Un momento particolarmente toccante è stato il ricordo di coloro che non ci sono più, ma che hanno lasciato un segno profondo nel percorso di Teleiblea.

L’iniziativa non è stata soltanto una celebrazione, ma anche un’occasione per riflettere sul ruolo delle televisioni locali, sulla loro funzione sociale e sull’importanza di un’informazione radicata nel territorio.

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