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Ragusa, torna il festival “Dietro il Sipario”: la speranza protagonista della nuova edizione
21 Ott 2025 16:09
Ritorna a Ragusa Ibla il festival “Ragusa Dietro il Sipario”, curato dall’Associazione culturale Donnafugata 2000, che quest’anno celebra la sua quarta edizione con un riconoscimento importante: il patrocinio ufficiale del Ministero della Cultura.
Un appuntamento che da ottobre a dicembre 2025 trasformerà il Teatro Donnafugata in uno spazio di riflessione, creatività e dialogo intergenerazionale attorno al tema scelto per questa edizione: “Le parole fragili del nostro tempo – Speranza”.
Le direttrici artistiche Vicky e Costanza DiQuattro spiegano così il cuore del progetto: “Abbiamo scelto Speranza come prima parola fragile non come sentimento ingenuo, ma come esercizio civile. La speranza non consola: orienta. È un cantiere di linguaggi, un invito a partecipare come coautori di un lessico nuovo”.
Il festival apre così un nuovo percorso triennale ispirato a “Il Manifesto del Cambiamento”, intrecciando teatro, musica, poesia e formazione in un mosaico di esperienze condivise tra artisti, studenti e famiglie.
La stagione prende il via il 24 e 25 ottobre con “Archimede” di Costanza DiQuattro, interpretato da Mario Incudine, un omaggio al genio siciliano che unisce mito e contemporaneità.
Segue il 31 ottobre la prima nazionale di “Spes Nostra. La speranza è l’ultima a morire” di Aurora Miriam Scala, con gli allievi attori del Liceo Classico Umberto I di Ragusa.
Il 7 novembre arriva “DansCirque – Tre movimenti sull’identità”, spettacolo firmato Cirko Vertigo, che fonde danza, musica e arte circense.
Il 14 novembre andrà in scena “Terramatta” di Vincenzo Rabito, per la regia di Giuseppe Ferlito, un viaggio nella memoria popolare.
Il 21 novembre verrà presentato “Il Manifesto del Cambiamento”, documentario curato dal cantautore Giovanni Caccamo, ispirato all’appello di Andrea Camilleri per un nuovo Umanesimo.
A chiudere il mese, il 29 e 30 novembre, “La Lettera” di Paolo Nani, un capolavoro di teatro fisico amato in tutto il mondo.
Il 4 dicembre debutterà “Che cos’è la natura? Chiedetelo ai poeti”, dialogo tra parola e musica con Davide Rondoni e Mario Incudine, mentre il 12 dicembre sarà la volta di “Donnafugata”, testo di Costanza DiQuattro con Pietro Montandon, dedicato alla memoria e alle radici.
Gran finale il 20 e 21 dicembre con “Nel Blu” di Mario Perrotta, intenso omaggio a Domenico Modugno, simbolo di libertà e sogno.
Oltre il festival: una stagione che continua fino al 2026
Il Teatro Donnafugata continuerà la programmazione fino a marzo 2026, mantenendo vivo lo spirito del festival.
A gennaio andrà in scena “Parisea” di Marco Manera, seguito a febbraio da “Io è finita la mia corsa” di Costanza DiQuattro con Alessandra Salamida.
In occasione dell’8 marzo, “Le tre D di Socrate” con Cristina Dell’Acqua e Laura Valente esplorerà il legame tra filosofia e musica.
A chiudere la stagione, il 28 e 29 marzo, “Verranno a chiederti del nostro amore” con Diego De Silva e il Trio Malinconico, raffinato tributo a Fabrizio De André.
Donnafugata dei Piccoli: il teatro a misura di bambino
Non mancano gli appuntamenti per i più piccoli con la sezione “Donnafugata dei Piccoli”, che propone tre spettacoli pensati per bambini dai 4 ai 13 anni.
Nel 2026 in programma “Svanì” (25 gennaio, Compagnia Decalé) e “Lino e Lone” (1 marzo, produzione VAN – Verso Altre Narrazioni). Info e prenotazioni: 334 2208186. Sito ufficiale: www.teatrodonnafugata.it





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