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Vent’anni di “Palchi Diversi”: una stagione tra ironia, memoria e impegno civile
21 Ott 2025 07:47
RAGUSA – Una Maison GoDoT gremita, due repliche sold out e un entusiasmo che ha travolto il pubblico: la Compagnia G.o.D.o.T. di Ragusa ha presentato, con la consueta formula della conferenza-spettacolo, la 20ª edizione della rassegna teatrale Palchi Diversi.
Una stagione importante, che segna un traguardo di vent’anni di attività e che si preannuncia come una delle più dense e riflessive di sempre.
Tra ironia e critica sociale, un teatro che legge il presente
Sul palco, accompagnati dagli attori della compagnia, Federica Bisegna e Vittorio Bonaccorso hanno condotto il pubblico in un viaggio tra teatro, musica e pantomima, introducendo i temi centrali della stagione: la fragilità umana, la libertà, il potere e la memoria.
“Questa edizione – spiegano i direttori artistici – nasce dal bisogno di raccontare il nostro tempo. Abbiamo scelto testi che, pur nei toni comici o surreali, portano con sé contenuti profondi, capaci di far riflettere sulle derive autoritarie e sulla necessità di difendere la libertà di pensiero e di parola”.
Non è un caso che, durante la serata, sia stato ricordato anche il recente attentato al giornalista Sigfrido Ranucci, con un accorato appello a non dimenticare l’importanza della libertà di stampa.
Omaggio ai grandi maestri e ai protagonisti della cultura
La conferenza-spettacolo ha reso omaggio a figure che nel 2025 celebrano anniversari importanti: dal visionario Erik Satie, a Giuseppe Fava, Pier Paolo Pasolini e Andrea Camilleri, quest’ultimo ricordato con una lettura ironica tratta da Il birraio di Preston.
Un momento intenso è stato dedicato anche al ricordo di grandi artisti recentemente scomparsi – tra cui Robert Redford, Claudia Cardinale, Giorgio Armani, Remo Girone, Stefano Benni e Diane Keaton – simboli di un’epoca che ha segnato la storia del cinema e della cultura internazionale.
Una stagione tra musica, pantomima e impegno civile
Il cartellone prenderà il via a novembre con un progetto speciale dedicato a Erik Satie, in occasione del centenario della sua morte. Dal 4 al 7 novembre si terrà, in collaborazione con il maestro Pietro Cavalieri, lo stage-studio “Sports et Divertissements”, che condurrà gli allievi alla messa in scena dell’omonimo spettacolo, previsto per l’8 e 9 novembre.
“Sarà un’esperienza immersiva, dove il gesto teatrale prevarrà sulla parola – spiegano ancora Bisegna e Bonaccorso –. È il nostro modo per rendere omaggio alla leggerezza e alla genialità di Satie, attraverso la pantomima e la musica dal vivo”.
A fine novembre è previsto anche un convegno con il critico cinematografico Danilo Amione e la professoressa Alba Rosa Suriano, docente di Lingua e Letteratura Araba presso l’Università di Catania.
Dicembre: “Bayt – Palestina: la casa negata”
Tra gli appuntamenti più attesi, la nuova produzione “Bayt – Palestina: la casa negata”, in scena dal 5 al 14 dicembre, scritta da Federica Bisegna e diretta da Vittorio Bonaccorso.
L’opera nasce da un’intuizione poetica: Bayt in arabo significa sia “casa” sia “verso”.
“Il testo nasce dal desiderio di raccontare la tragedia di un popolo attraverso la sua cultura, non solo attraverso la cronaca del conflitto – spiega Bisegna –. L’essenza di un popolo si tramanda con la poesia, la letteratura, l’arte. Divulgarla significa abbattere muri e confini”.
La rappresentazione si preannuncia come una riflessione intensa sulla resistenza culturale palestinese, affidata al linguaggio poetico e simbolico che da sempre contraddistingue la compagnia.
Gennaio: la commedia brillante e il ritorno di Aldo Nicolaj
Nel mese di gennaio (16–25) andrà in scena “La sinfonia del destino”, commedia tratta da due testi di Aldo Nicolaj, un autore che ha accompagnato la compagnia sin dagli esordi.
“È uno spettacolo che ci rappresenta – affermano i direttori – perché nasce da quel teatro dell’assurdo che ci ha sempre ispirati, ma si veste di leggerezza e ironia per parlare di vita, scelte e casualità”.
Da febbraio a maggio: il teatro dell’assurdo come identità
Nella seconda parte della stagione, il teatro dell’assurdo torna protagonista, filo rosso di Palchi Diversi e cifra distintiva del G.o.D.o.T.
In calendario:
- Il marinaio di Fernando Pessoa (dal 20 febbraio al 1 marzo), dramma statico e contemplativo;
- Ubu Re di Alfred Jarry (dal 10 al 19 aprile), satira feroce sul potere;
- Tingeltangel di Karl Valentin (8–10 maggio), ironia pungente e visionaria che conclude la stagione.
“Arrivare alla ventesima edizione – sottolineano ancora Bisegna e Bonaccorso – significa celebrare un percorso che ha avuto Beckett come faro. Il nostro stesso nome, G.o.D.o.T., rimanda a quell’attesa sospesa che nel teatro dell’assurdo diventa universale, ma anche quotidiana. Il teatro, per noi, è coscienza viva: racconta l’umanità e la sua speranza di una convivenza possibile”.
Spazio anche ai più piccoli
Accanto alla prosa, tornano gli appuntamenti per bambini e famiglie:
- 27 e 28 dicembre – Un mondo di Natale, viaggio tra le tradizioni natalizie dal mondo;
- 3–6 gennaio – L’amore di Papageno e Papagena, tratto dal Flauto Magico di Mozart;
- 14 febbraio – Il Carnevale alla Maison GoDoT;
- 14 e 15 marzo – Favole in terapia, una fiaba comica

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