Omicidio Russo, Alex Ventura condannato a 26 anni e “maxi” risarcimenti ai parenti della vittima

La Corte di Assise di Siracusa ha condannato a 26 anni di carcere il 29enne Alex Ventura, giudicato colpevole in primo grado, per avere ucciso il 22enne Giovanni Russo con due colpi di fucile, uno alla testa e uno al cuore, a distanza ravvicinata. Il pubblico ministero aveva chiesto l’ergastolo per Ventura, difeso dall’avvocato Santino Garufi. Il difensore, invece aveva chiesto l’esclusione delle aggravanti della premeditazione e dei futili motivi e la riduzione della pena con la concessione delle attenuanti anche per l’avere confessato il delitto (in prima istanza la richiesta era l’assoluzione per incapacità di intendere e volere).

La Corte ha accolto parte delle richieste difensive. “Soddisfatti dell’accoglimento di alcune delle richieste ma ci sono ancora dei punti su cui andrebbe fatta chiarezza e per queste ragioni proporremo appello alla sentenza” dichiara il legale di Ventura, Santino Garufi. Per l’accusa Ventura  avrebbe incontrato per caso Russo vicino a casa sua; dopo averlo visto si sarebbe recato in casa, avrebbe preso un fucile e gli avrebbe sparato. 

Era accaduto a Vittoria, la sera del 27 febbraio del 2024.Tra i due anni prima c’era stato un diverbio, per una sigaretta che Ventura avrebbe negato a Russo, si sarebbe arrivati alle mani e Ventura – ma si tratta di fatti riferiti – avrebbe “promesso” vendetta. Le indagini vennero svolte dai carabinieri. Stabiliti anche dei risarcimenti per le parti civili costituite per un totale complessivo di oltre due milioni e 100mila euro con interessi da valutare fino al saldo effettivo.

Tra le pene accessorie, oltre all’interdizione dai pubblici uffici e legale, durante la pena, anche la libertà vigilata nei tre anni successivi alla espiazione della pena, il pagamento delle spese processuali e di mantenimento in carcere durante la custodia cautelare, e la rifusione delle spese processuali per tutte le parti civili costituite   

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