L’ASP di Ragusa ha conferito l’incarico di Direttore della Unità Operativa Complessa di Oculistica al dottor Maurizio Parisi, a seguito di una procedura selettiva per titoli e colloquio. La nomina avrà durata quinquennale e consolida un percorso professionale iniziato nel 1991 all’interno della stessa struttura, dove Parisi ha ricoperto anche il ruolo di Direttore facente […]
Non è tutto oro quel che luccica: Ibla nel degrado, la denuncia dopo la camminata del CAI Ragusa. FOTO
14 Mar 2025 11:04
Una passeggiata tra le bellezze di Ibla, organizzata dal CAI Ragusa, si è trasformata nella cronaca di una vergogna. Domenica 2 marzo, lungo il percorso tra Piazza degli Archi, Chiesa di Santa Barbara, Santa Maria dei Miracoli e la Necropoli Carmine-Fiumicello, i partecipanti si sono trovati davanti uno spettacolo desolante, segno di un abbandono inaccettabile. Le immagini scattate durante la camminata mostrano una situazione sconfortante, che richiede un’immediata presa di coscienza da parte delle istituzioni, dei cittadini e delle forze politiche. La denuncia arriva proprio dai partecipanti che hanno provveduto a raccogliere anche abbondante materiale fotografico.
Appena ci si allontana dal centro più curato di Ibla, emerge una realtà ben diversa: scalinate abbandonate, senza manutenzione e invase da erbacce, ormai impraticabili, ringhiere arrugginite e pericolanti, finestre in alluminio anodizzato persino su edifici storici come il Palazzo della Cancelleria, aree verdi degradate, come quella di Discesa Fiumicello, con alberi sradicati lasciati a terra e rami secchi dimenticati sulle panchine, basolato divelto, alberi che crescendo sollevano panchine e muretti, scalinata Carmine-San Paolo semiabbandonata, invasa dalla vegetazione e con alberi che minacciano le strutture di contenimento. E ancora percorsi panoramici in condizioni precarie, con gli scout costretti a intervenire per supplire alle carenze della manutenzione pubblica, bagni pubblici chiusi, sia a Discesa Fiumicello che nei pressi di Piazza Carmine, voragini e cedimenti strutturali, come nella scalinata della Vallata Santa Domenica, dove un corso d’acqua, gonfiato dalle piogge, ha aperto un enorme squarcio nel terreno, tombe a grotticella sommerse dalla vegetazione, impedendo la loro fruizione.
La speranza è che questa denuncia non cada nel vuoto e che si avvii un vero percorso di recupero e valorizzazione di Ibla. Reagire è possibile: serve un piano di interventi concreti e immediati per fermare il degrado e restituire dignità a uno dei gioielli della Sicilia.












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