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Modica non può e non deve perdere la Casa di Comunità. L’appello di Vito D’Antona
07 Ago 2023 09:45
Il futuro della Casa di Comunità a Modica è legato al destino del PNRR e nel caso in cui dovesse essere veramente “nero” come si preannuncia all’orizzonte è doveroso coinvolgere il governo regionale per salvarne il finanziamento. A sostenerlo Vito D’Antona, esponente di Sinistra Italiana Modica, che lancia un appello. Sente che il terreno comincia a franare e la città della Contea non può rischiare di perdere una struttura sanitaria importante ma soprattutto fondamentale per snellire il “carico” del pronto soccorso dell’ospedale Maggiore-Nino Baglieri.
Un nuovo PNRR, sul quale lavora il governo nazionale, significa tagli agli investimenti, già approvati.
“Una delle misure prese in considerazione riguarda la sanità e, in particolare, si ipotizza una riduzione del numero delle Case di Comunità da 1350 a 936, eliminando quelle da realizzare mediante la costruzione di nuovi edifici – spiega D’Antona – a Modica è prevista la realizzazione di una Casa di Comunità da costruire in un’area occupata dall’edificio della Scuola “Giovanni XXIII”, previa demolizione dello stesso, dichiarato inagibile, e per la quale a marzo l’Asp di Ragusa ha già approvato lo studio di fattibilità.
Nella nuova geografia sanitaria pubblica tali strutture sono importanti, in quanto sono chiamate a garantire l’assistenza ventiquattrore su ventiquattro con la presenza di medici, anche specialistici, e infermieri, saranno dotate di apparecchiature diagnostiche, rappresentando un rafforzamento dei servizi socio assistenziali sul territorio, riducendo il carico al pronto soccorso degli ospedali e avvicinando sempre di più e meglio la sanità ai cittadini”.
Che fare, allora?
Per Vito D’Antona è necessario non perdere il treno. Si rischia, in questo momento, troppo. “Poiché Modica non può perdere questa occasione – afferma – il governo regionale assieme alle altre Regioni si impegni a discutere la problematica con il governo nazionale per assicurare, se a rischio, il finanziamento per la realizzazione della Casa di Comunità”.
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