Morto in ospedale a Modica dopo una lite con il nuovo compagno della sua ex. Oggi la decisione del Tribunale

La pubblica accusa aveva chiesto una condanna a 5 anni.

Durante un alterco che si è trasformato in una rissa, uno dei due è deceduto a causa delle ferite subite, un mese dopo. L’altro contendente è stato accusato di omicidio preterintenzionale. Adesso è stato assolto con formula piena dalla Corte di Assise di Siracusa. L’uomo era difeso dall’avv. Dario Giannone Malavita. Durante il processo sono emerse testimonianze che hanno rivelato come la vittima non accettava il fatto che la sua ex-compagna si fosse trovata un nuovo compagno e che quest’ultimo voleva un chiarimento per mettere fine alle recriminazioni.

La storia di un rapporto turbolento

In passato, i due uomini si erano già scontrati violentemente e l’ex aveva danneggiato l’auto del nuovo compagno, che non aveva denunciato l’accaduto. Durante l’ultimo scontro, il compagno della donna è stato ferito e l’ex ha subito una frattura al braccio. Nonostante sia stato curato in ospedale, è deceduto un mese dopo a causa del peggioramento delle sue condizioni di salute.

L’accusa di omicidio preterintenzionale

La Procura di Ragusa ha quindi ipotizzato l’accusa di omicidio preterintenzionale nei confronti del coetaneo modicano, ma la sua difesa ha sostenuto che la frattura subita non ha avuto un legame diretto con la morte dell’uomo, dato anche il suo quadro clinico precedente.

Dopo una sentenza di primo grado dinanzi alla Corte di Assise di Siracusa, (presidente Tiziana Carrubba e giudice a latere Carla Adriana Frau), l’accusato è stato assolto con formula piena. La parte civile rappresentata dall’avvocato Giulia Occhipinti del Foro di Ragusa ha evidenziato come la frattura e l’operazione subita siano state determinanti nel peggioramento delle condizioni di salute della vittima, mentre la pubblica accusa, rappresentata dal Pm Santo Fornasier, aveva chiesto una condanna a 5 anni e 4 mesi.

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it