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All’ASP di Ragusa trenta volontari del Servizio Civile
14 Dic 2022 10:14
Ha preso il via oggi la formazione specifica rivolta ai trenta giovani del Servizio Civile Universale selezionati dall’ASP di Ragusa: i volontari, tra i 18 e i 28 anni d’età, hanno aderito ai progetti “Accessibilità Digitale AD 0.2” e “Contatto Digitale CD 0.2” e presteranno servizio nelle quattro sedi d’assegnazione per i prossimi 12 mesi (per 25 ore settimanali). Martedì, alla presenza del Direttore Sanitario degli Ospedali di Ragusa, dott. Giuseppe Cappello, sono stati espletati tutti gli aspetti relativi alla firma del contratto. Ad accogliere i ragazzi è stata l’intera equipe dell’ASP di Ragusa, con in testa il responsabile e coordinatore del Servizio Civile Universale, Pietro Mandarà, e la responsabile della gestione degli operatori volontari, Marcella Paternò, affiancati dagli operatori locali di progetto.
Il direttore Cappello ha sottolineato l’importanza di “mettersi in gioco per affrontare un’esperienza che porta a uscire dalla propria individualità e andare incontro agli altri per la creazione di un ambiente più umano e più vicino ai bisogni della collettività”. Mentre il coordinatore del Servizio Civile Universale, Pietro Mandarà, ha evidenziato che “l’obiettivo del Servizio Civile Digitale è potenziare la qualità e la fruizione dei servizi sanitari on line, accompagnando l’utenza nel loro utilizzo”.
Le attività di progetto riguardano: l’indagine delle richieste di informazioni pervenute via mail e su altri canali; la rilevazione dei bisogni espressi dai cittadini, attraverso la somministrazione di questionari; lo sviluppo di campagne informative; l’attivazione e gestione di un servizio help desk; l’attivazione e gestione di servizi di telemedicina e di workshop di formazione/informazione rivolti a specifici target di utenza. Le sedi in cui presteranno servizio i trenta volontari, al termine delle attività di formazione, sono l’ospedale “Giovanni Paolo II” e l’ospedale “Maria Paternò Arezzo” di Ragusa, l’ospedale “Guzzardi” di Vittoria e l’ospedale “Maggiore” di Modica.
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