Accordo tra Regione siciliana e privati convenzionati per cercare di ridurre le liste d’attesa in sanità. L’accordo prevede di distribuire le risorse del 2024 per potenziare l’offerta delle prestazioni ambulatoriali. COSA PREVEDE L’ACCORDO L’intesa prevede un totale di 310 milioni di euro da distribuire alle diverse branche e province, con un aumento di 12 milioni […]
“IL RIMEDIO PEGGIORE DEL MALE E TUTTO ACCADE NELLA DISTRAZIONE DI MASSA”
27 Giu 2012 10:57
“Dopo che la BCE, nelle settimane scorse, ha invitato il governo Italiano ad ‘accorpare’ le province il governo si è subito adeguato”.
Così si esprime il coordinatore provinciale di Italia dei Valori, Giovanni Iacono che prosegue:
”sull’eliminazione delle province stanno prevalendo interessi che esulano dagli obiettivi di snellimento e di sburocratizzazione del rapporto tra cittadino e istituzione ! dall’eliminazione delle province si è passati al decreto “salva italia” che ne annunciava la soppressione, poi non le ha eliminate ma “salvate”, le ha svuotate e le ha private delle loro funzioni riducendole ad enti di “secondo livello”. L’unica vera soppressione riguardava il voto popolare. Adesso non si eliminano tutte ma solo alcune e se ne rafforzano altre.”
Ragusa, coerente con la sua storia, non “accorpa” ma sarà “accorpata” ! Il decreto legge del governo prevede di avere tre requisiti : un minimo di 350.000 abitanti (noi siamo di poco superiori a 300.000 abitanti) , una superficie non inferiore ai 3 mila chilometri quadrati e un minimo di 50 comuni al proprio interno. Genericamente si dice che le funzioni saranno divise tra regioni e comuni (ma quali funzioni e a chi tra i comuni ? con quali criteri sarà depredato il patrimonio che è bene ricordarlo è stato realizzato con le imposte pagate dai residenti della provincia ?). Nella norma nulla si dice degli aspetti di natura tributaria e finanziaria che oggi sono in capo alle province. E’ bene ricordare che così com’è la norma, dall’oggi al domani, spariranno a livello ordinamentale i capoluoghi delle province soppresse e con loro le sedi di Prefetture, Comandi Provinciali delle forze dell’ordine , le sedi Provinciali di tutti gli enti, le Aziende sanitarie provinciali, l’articolazione territoriale degli enti pubblici e privati, dalle camere di commercio ai patronati alle associazioni di categoria, ecc. ecc. per essere tutte “accorpate” nelle sedi delle “super” province e diventarne, ridimensionate, succursali o filiali o eliminate del tutto. Nel caso di Ragusa tutto sarà distribuito tra la provincia metropolitana di Catania e la super provincia di Agrigento. Per l’eliminazione delle province Italia dei Valori aveva chiesto di seguire le regole costituzionali e quindi l’iter di una legge di revisione costituzionale (non ordinaria e tantomeno per decreto) con una riforma organica e la contestuale razionalizzazione dell’organizzazione pubblica salvaguardando l’assetto territoriale statuale eliminando, questo si, con legge ordinaria o per decreto, consorzi, unioni, comunità montane, Ato, ecc.. e invece ci ritroviamo in un oceano di incertezze che avrà un impatto nella stratificazione sociale, occupazionale, economica e nei servizi di portata inimmaginabile. In Sicilia poi il caos si riempie di “nomine”, di “esperti”, di “consulenti”, di “dirigenti” sparsi e strapagati in ogni ente locale e rigorosamente assunti senza concorso. E’ la sciagura della “Lombardite” una delle varianti della malattia” endemica della Sicilia per la quale ogni occasione è buona per lottizzare e ‘piazzare’ amici e sostenitori.
Iacono conclude con amarezza : “Tutto avviene nella distrazione di massa in un quadro politico-istituzionale dove non vi sono più ‘coordinate’ di legalità procedurale e dove si “naviga” come vuole la coppia BCE/mercati che ha già “accorpato” costituzione, regole, parlamento, leggi ed elezioni e che spero non “accorpi” anche le coscienze !”.
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