Covid: boom di positivi in Sicilia, ministro Speranza firma, da lunedì zona gialla. 300 nuovi casi a Ragusa

Ora è ufficiale: da lunedì 30 agosto la Sicilia diventa zona gialla. Dopo l’ennesimo boom di contagi nella regione il ministro Speranza ha firmato poco fa l’ordinanza. Intanto è ancora boom di contagi in Sicilia, dove nelle ultime 24 ore sono complessivamente 1.681, su 22.589 tamponi processati, i nuovi casi di Covid-19. L’isola resta al primo posto in Italia. Gli attuali positivi salgono a 26.525, con un’incidenza che sale al 7,4 per cento. Il dato è contenuto nel bollettino quotidiano del ministero della Salute, da cui emerge che in un solo giorno i guariti sono stati 1.255, mentre le 11 vittime riportate oggi riguardano decessi registrati nei giorni precedenti (3 ieri, 7 il 25 agosto, 1 il 24 agosto). 

Degli attuali positivi i ricoverati con sintomi sono 778, mentre si trovano in terapia intensiva 103 pazienti. Questa la ripartizione su base provinciale dei nuovi casi: 329 a Palermo, 353 a Catania, 18 a Messina, 308 a Ragusa, 126 a Trapani, 233 a Siracusa, 94 a Caltanissetta, 133 ad Agrigento e 87 a Enna.

Covid, Musumeci: «La “zona gialla” suoni come campanello  d’allarme»
 
«La “zona gialla” in Sicilia, decisa dal ministro per la Salute – che ho sentito poco fa al telefono – non coglie di sorpresa nessuno. È, purtroppo, il risultato del fatto che nell’Isola, negli ultimi mesi, da un lato si è verificata un’intensa propaganda contro il vaccino, dall’altro è arrivato un ingente flusso di turisti, per la fortuna dei nostri operatori, direi. Non cambia molto col “giallo”, ma il passaggio di colore deve suonare come un campanello d’allarme».

Lo dichiara il presidente della Regione Nello Musumeci, commentando il provvedimento del ministro Speranza che colloca la Sicilia in “zona gialla” da lunedì 30 agosto, a seguito del superamento dei parametri previsti.

«Mi aspetto che i siciliani non vaccinati contro il Covid – prosegue – sentano la priorità di dare corso a questo dovere civico. Cos’altro deve accadere perché si convincano? Se nella terapia intensiva dei nostri ospedali vanno quasi tutti i non vaccinati, si vuole finalmente prendere contezza della necessità di proteggersi? La mia ordinanza sulla vaccinazione nei 55 Comuni più esposti è operativa. Valuterò domani se estenderla a tutti i centri sotto i parametri di immunizzazione, a prescindere dalla diffusione del contagio. Non si può subire ancora l’egoismo di una minoranza e l’ipocrisia di qualche politico alla ricerca di facile consenso. Dobbiamo tutti e presto tornare alla vita normale».

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