Continua a crescere la curva dell’influenza in Italia. Nell’ultima settimana monitorata dal sistema di sorveglianza RespiVirNet dell’Istituto Superiore di Sanità, sono stati registrati oltre 816 mila casi di sindromi respiratorie acute, quasi 100 mila in più rispetto alla settimana precedente. Un dato che conferma l’accelerazione della stagione influenzale e l’aumento della pressione sui servizi sanitari. […]
Catania: 27 mila euro al mese ai medici per fare i tamponi. Il Codacons presenta esposto in procura
02 Mar 2021 17:12
I compensi percepiti dai professionisti Covid, la squadra del super commissario che l’assessore Ruggero Razza ha nominato sin dal primo lockdown per gestire la pandemia, finiscono all’attenzione della Procura di Catania e della Procura presso la Corte dei Conti della Regione Siciliana.
Il Codacons Sicilia, ha deciso di vederci chiaro, presentando un esposto-denuncia per fare luce sulle tariffe percepite dalla taske force che, comprese le Usca (dipendenti dall’Asp), è composta da centinaia tra informatici, operatori e medici professionali che hanno lavorato durante l’emergenza Covid. Sotto i riflettori anche i possibili interessi speculativi di medici addetti al tracciamento, alla vaccinazione ed al monitoraggio dei pazienti Covid.
Le tariffe andrebbero dai 40 ai 60 euro l’ora, per questo, a fine giornata, con un turno di 14 ore, si può arrivare a 840 euro. Meta che raggiungono quasi tutti i professionisti. Con 5 giorni la settimana si toccano i 4.000 euro, ma anche di più, tanto da far maturare ai medici catanesi fino a ventisettemila euro al mese. Il database degli stipendi dei professionisti Covid, contiene ben 500 nomi fino a gennaio 2021.
Di fonte a questo enorme spreco di denaro pubblico, commenta il Codacons, aumenta l’indignazione e la rabbia dei cittadini, in particolar modo di coloro che a seguito delle misure restrittive adottate dal governo non hanno percepito nemmeno un centesimo e sono stati ridotti in miseria.
Ma oltre ai lauti compensi ai medici, l’attenzione del Codacons va oltre, infatti la magistratura viene investita del compito di esaminare la legittimità della nomina del super commissario, per il quale si ipotizza l’assenza di una norma attributiva del potere di nomina. Secondo il Codacons, non esisterebbe una norma attributiva del potere di nominare un commissario ad acta o straordinario, né esisterebbero le funzioni (di affiancamento e di supporto) per le quali è stato nominato.
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