“NOTTI AL CASTELLO” E LA MAGIA DEI SECOLI ANDATI

Varcare la soglia del castello di Donnafugata. E trovarsi catapultati indietro di secoli. Immersi in un’atmosfera piacevole, diversa dal solito. Un’atmosfera che fa rivivere le sensazioni e le emozioni dei tempi andati. Anche quest’anno, l’operazione di recupero della memoria avviata da Amedeo Fusco è pienamente riuscita. “Notti al castello – tra arte e incanto” è coinvolgente. Trascinante. L’entusiasmo, tra i visitatori, palpabile. I numeri parlano di centinaia e centinaia di presenze ogni sera. L’idea di aprire l’antico maniero di Donnafugata per una inedita visita notturna, che già lo scorso anno era stata salutata con attenzione dai visitatori, non è passata inosservata neppure stavolta. E i molti turisti, ma anche i residenti della provincia di Ragusa, che hanno voluto esserci, non se la sono perduta. l cortili interni del castello di Donnafugata si trasformano, così, in luoghi in cui le arti trovano la giusta dimensione. Si ascoltano i motivi folkloristici dei “Faciti Rota”, che propongono anche canti in grecanico, dialetto calabrese che deriva dal greco antico, oppure si ammirano le evoluzioni in danza di Gelson Forte e Maria Grazia Firrito che ammaliano il pubblico con le loro pose plastiche da “tangueri”.

E ancora la possibilità di ascoltare la musica classica e l’operetta oppure di rimanere affascinati dai racconti del “cuntastorie” Giovanni Virgadavola che, subito dopo, fa visitare, ospitato al momento nei bassi dell’antico maniero, il nucleo principale del museo del carretto siciliano di prossima istituzione. Il tutto condito dai costumi del teatro Massimo di Palermo, indossati da chi si occupa di accoglienza, e con i quali, però, anche i visitatori che ne fanno richiesta possono essere abbigliati, per calarsi, ancora di più, nello spirito delle “Notti al castello” di molti secoli fa. Un mix di iniziative, di musiche eseguite in un contesto fiabesco, di storie raccontate con la verve di chi vuol trasmettere un messaggio specifico, quello del ripercorrere la memoria in modo differente dal solito, come se i visitatori si trovassero all’interno di una macchina del tempo, che fa subito presa. Il realizzatore del progetto, Amedeo Fusco, sostenuto in questa iniziativa dal Comune di Ragusa, ha voluto concentravi le proprie esperienze artistiche, per garantire quell’attrazione necessaria rivolta al grande pubblico in un periodo, come quello estivo, in cui si va alla ricerca di spensieratezza. E trasmettere sensazioni che hanno come comune denominatore l’arte, a tutto tondo, riuscendo, nel contempo, a garantire il massimo intrattenimento al pubblico, è un obiettivo non da poco.

Le “Notti al castello”, con inizio alle 21 e sino a mezzanotte, proseguono anche venerdi 12 agosto; mentre il gran finale è in programma il 18 e il 19 di questo mese.

 

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