La parte del leone la fanno due branche mediche, quella della medicina d’emergenza e d’urgenza e quella di anestesia e rianimazione. L’Azienda sanitaria iblea ha indetto un concorso pubblico per titoli ed esami per la copertura di 85 posti di dirigente medico, a tempo indeterminato. Le domande vanno presentate entro il prossimo 2 giugno. Ampio […]
DOPO UN ANNO IL COMUNE NON HA ANCORA ACQUISITO LA PROPRIETA’ DELL’AREA
23 Mar 2011 09:01
Il comune di Modica non acquisisce le aree da mettere in sicurezza e le procedure per i finanziamenti restano al palo. L’assessore provinciale al Territorio, Ambiente e Protezione Civile, Salvo Mallia, si lamenta per l’immobilismo dell’amministrazione modicana che mette a serio rischio la richiesta delle somme necessarie per i lavori da effettuare in c.da Gisirotta.
“Non è ammissibile – afferma Salvo Mallia – che a distanza di un anno l’iter per ottenere il finanziamento per la messa in sicurezza della discarica di c.da Gisirotta sia ancora bloccato perché il Comune di Modica, nonostante i diversi solleciti, non ha acquisito la proprietà dell’area. Il progetto di messa in sicurezza dell’ex discarica di c.da Gisirotta è frutto di un lavoro di rivisitazione di un vecchio progetto di bonifica adeguato alla normativa vigente. L’acquisizione dell’area – continua Mallia – è un requisito indispensabile per ottenere il finanziamento. Il progetto definitivo, curato dagli uffici del mio assessorato e stato depositato all’ ex Agenzia Regionale per i Rifiuti e le Acque più di un anno fa ma purtroppo per i ritardi del Comune di Modica non siamo riusciti a portare avanti l’iter per ottenere questi finanziamenti. Il rischio adesso è quello di perdere questa importante opportunità di tutela del nostro territorio oltre a vanificare il lavoro svolto da un’intera equipe. Dispiace costatare – conclude Mallia – ancora una volta come non si riesca a portare avanti con il Comune di Modica, iniziative importanti come questa. Nonostante la buona volontà dell’amministrazione provinciale, oggi, rischiamo seriamente di non poter consegnare al territorio quello che potrebbe diventare un ulteriore polmone verde, grazie alle operazioni successive alla messa in sicurezza come ad esempio la realizzazione di un’area attrezzata”.
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