I MARITTIMI ITALIANI NEL PORTO DI TRIPOLI. NON SAREBBERO IN OSTAGGIO

I marittimi italiani del Rimorchiatore Asso 22 (di cui quattro pozzallesi) non sarebbero ostaggi dei Libici ed anzi è stata data loro con la restituzione dei telefonini di poter chiamare le famiglie. dal porto di Tripoli dove si trovano al momento in cui scriviamo. Il sindaco di Pozzallo Giuseppe Sulenti ci ha dichiarato i parenti, gli amici e tutti gli abitanti della località marinara ragusana si aspettano l’effettivo rilascio del rimorchiatore che in 36 ore potrebbe raggiungere la costa siciliana, che ricordiamolo è a 25 chilometri più a sud di Tunisi o per essere più esatti di Kelibia in Tunisia. Naturalmente c’è molto riserbo su quanto è successo nelle ore precedenti, ma pare che uomini armati libici a bordo non ce ne siano e d’altra parte il rimorchiatore era sempre in affitto anche ai libici per trasporti tra le piattaforme petrolifere del Mediterraneo, la Libia, la Tunisia e la Sicilia dove pare abbia lavorato anche per il Campo petrolifero Vega a 12 miglia dalla costa ragusana nel canale di Sicilia tra Pozzallo e Malta proprio a poche centinaia di metri dalla rotta del Catamarano della Virtu Ferries per l’Isola dei Cavalieri.

 

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