Diventa unico il reparto di infettivologia che, di fatto, si concentra interamente all’ospedale Maggiore-Nino Baglieri di Modica. A Ragusa il reparto viene ristrutturato con servizi day-hospital ed ambulatoriali con beneficio per i reparto di oncologia e di urologia che incamerano i posti letto lasciati dall’infettivologia. La decisione dell’Asp di Ragusa non sta passando inosservata. L’intervento […]
SCICLI. UN ALTRO CASO DI MALASANITA’?
19 Gen 2016 17:09
“Un altro caso di malasanità a Scicli? Potrebbe essere il caso del signor Benito: un uomo di 81 anni che, pochi giorni fa, ha perso un dito durante un incidente sul lavoro”. Lo dichiara il commissario cittadino di Forza Italia, Michele Roccaro, che spiega: “Pare che il malcapitato, soccorso dal figlio, sia arrivato al pronto soccorso con un grave taglio al dito, pare, addirittura, tranciato di netto dalla lama di un attrezzo. Probabilmente i gravi ritardi nel prestare le cure necessarie, al signor Benito, che era stato trasportato all’ospedale di Modica, hanno portato alla grave amputazione”.
“Il signor Benito – dichiara Roccaro – è un cittadino italiano che paga le tasse per avere servizi efficienti, ma così non è stato. Infatti ha dovuto attendere quattro ore per ricevere soccorso in codice rosso e questa attesa ha impedito che gli si potesse riattacare il dito. Tutto ciò è scandaloso”.
“Come cittadino in primis e come rappresentante politico poi – aggiunge il commissario cittadino di Forza Italia di Scicli – questa vicenda non può che suscitare indignazione. L’unità operativa di emergenza del Maggiore di Modica, a mio avviso, è sovraccarica perché vi confluiscono troppi utenti dai comuni del comprensorio, causando, anche per casi gravi, attese fino a dieci ore”.
“Chiediamo – conclude – che venga ripristinato a pieno regime il pronto soccorso dell’Ospedale Busacca di Scicli: una struttura per la quale la battagli politica non può essere considerata finita. Inoltre vogliamo che sia fatta immediata chiarezza sulla vicenda del signor Benito. Sono ormai troppi i casi di grave inadempienza e le storie di malasanità di cui siamo venuti a conoscenza”.
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