6 anni fa l’omicidio del piccolo Loris, il ricordo del papà: “Il tuo sorriso non si è spento”

“Ciao Loris, da quel 29 novembre i tuoi occhi e il tuo amore ci sono stati portati via, ma il tuo sorriso non si è spento e illumina le stelle che brillano di notte. Sono certo che da lassù tu ci guardi e continui a volerci bene, sento che puoi toccare il mio cuore ed abbracciare i miei pensieri. Oggi, che non sei più fisicamente tra noi occupi in ogni istante la nostra mente e il nostro cuore, gli unici posti dove rimarrai per sempre. Ma un giorno dietro le nuvole del cielo troveremo i tuoi baci e i tuoi abbracci e potremo sorridere e gioire insieme. Oggi ancor di più tra una lacrima e un sorriso il nostro pensiero vola verso te! Ti vogliamo bene”.

Lo affermano Davide Stival e il fratellino di Loris, il bambino ucciso a otto anni a Santa Croce Camerina, nel 2014 e mai dimenticato. Loris occupa un posto nel cuore di tutti noi. Un bambino innocente, un delitto assurdo, senza motivo.  Il messaggio, diffuso dal loro legale, l’avvocato Daniele Scrofani, arriva alla vigilia del sesto anniversario della morte del piccolo, per la quale la madre Veronica Panarello è stata condannata a 30 anni di reclusione.

Per la morte del piccolo Loris è stata condannata a 30 anni di reclusione, con sentenza passata in giudicato, la madre Veronica Panarello: per la giustizia italiana, strangolò il figlio con delle fascette di plastica nella casa di Santa Croce Camerina e poi ne occultò il cadavere in un canalone.

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