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22 cavalcavia sequestrati sulla Messina-Palermo: rischio crollo
05 Mar 2021 16:35
Il gip di Barcellona Pozzo di Gotto ha ordinato il sequestro preventivo di ventidue cavalcavia a rischio crollo che ricadono sull’autostrada A20 Messina-Palermo, nel Messinese; il provvedimento è stato eseguito dalla Polizia Stradale.
I cavalcavia sono stati affidati in custodia – dice la polizia – agli enti fruitori del piano viabile e sottoposti a limitazioni di traffico al fine di limitarne la capacità portante in attesa dei necessari interventi funzionali e delle operazioni di ripristino.
Quattro persone sono state denunciate per omissione di lavori in edifici o costruzioni che minacciano rovina.
Salvatore Minaldi direttore generale del consorzio autostrade siciliane dopo il sequestro dei cavalcavia nel Messinese dice: “L’indagine a tappeto avviata, che in verità interessa la totalità della nostra rete autostradale – prosegue – ha già fornito i primi esiti a seguito dei quali, com’è noto, siamo intervenuti dove era necessario in modo celere e deciso. Nel dettaglio sono 21 le strutture oggetto di indagine, tutte attraversate da strade non di nostra competenza. Di queste 21, 17 sono attualmente oggetto di interventi di manutenzione ordinaria, progettati da ingegneri e approvati secondo le normative vigenti. Per 3 sono in corso indagini strutturali approfondite sulla scorta delle segnalazioni rilasciate dai progettisti. Infine, su l’ultimo rimanente si è già intervenuto sulle selle di appoggio alle travi”.
«Come già ribadito in altre occasioni, bene che la magistratura resti attenta alle vicende del Consorzio autostrade siciliane, ente che paga il prezzo di lunghi anni senza bussola con evidenti ricadute sui servizi ai cittadini. Oggi però proprio il raffronto con l’eredità del passato ci consente di apprezzare appieno l’inversione di tendenza che, sul piano gestionale e infrastrutturale, il governo Musumeci, ha pazientemente impostato e attuato».
Lo dichiara l’assessore regionale alle Infrastrutture Marco Falcone, relativamente al sequestro preventivo di 22 cavalcavia dell’A20 Messina Palermo, emesso dal giudice per le indagini preliminari di Barcellona Pozzo di Gotto su richiesta della Procura.
«Su 17 dei 22 cavalcavia dell’A20 posti sotto indagine, sono già in corso degli interventi di manutenzione. Su altri tre sono in corso indagini e carotaggi, mentre dei restanti due sovrappassi, il primo è un cavalcavia ferroviario su cui il Cas non può intervenire, e sul secondo sono stati già eseguiti lavori di messa in sicurezza degli appoggi.
Sotto la vigilanza del governo Musumeci, dunque, monitoraggio e rilievi sono costanti per garantire la sicurezza di tutti e, del resto, in alcuni casi si già provveduto all’inevitabile demolizione di cavalcavia ammalorati, come a Spadafora e Venetico. Lasciamo dunque lavorare la Procura, ma è altresì opportuno sottolineare che, sul piano di sicurezza e manutenzione, la nuova governance del Cas, anche ai suoi più alti vertici dirigenziali, ha dato oggi prova di buona volontà e fattività. L’ente fornirà una relazione puntuale e tempestiva sulle condizioni strutturali e di sicurezza dei manufatti».
Intanto, però, il Codacons lancia un’azione risarcitoria per i cittadini che utilizzano l’A20, autostrada per la quale il gip di Barcellona Pozzo di Gotto ha ordinato il sequestro preventivo di ventidue cavalcavia a rischio crollo.
“Ancora una volta la questione della sicurezza di ponti e viadotti torna alla ribalta, portando a provvedimenti urgenti e sequestri – spiega il Presidente Regionale, Giovanni Petrone – Più volte il Codacons nel corso degli anni ha segnalato la pericolosità delle infrastrutture che interessano le autostrade siciliane, chiedendo interventi per garantire la sicurezza degli utenti”.
“A seguito del provvedimento del gip di Barcellona Pozzo di Gotto scendiamo oggi in campo per tutelare gli interessi degli automobilisti siciliani: tutti coloro che utilizzano abitualmente l’A20 Messina-Palermo e che risiedono nei territori attraversati dall’autostrada, possono costituirsi parte offesa nell’inchiesta, prima passo per chiedere il risarcimento per i rischi corsi nei confronti dei soggetti che saranno ritenuti responsabili di illeciti sul fronte della sicurezza dei cavalcavia” – aggiunge Petrone.
Tutti gli interessati possono inviare una mail all’indirizzo info@codaconsicilia.it e riceveranno le istruzioni per la costituzione di parte offesa.
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