La nona edizione dell'(H) Open Week, promossa dalla Fondazione Onda ETS in occasione della Giornata Nazionale della Salute della Donna, si presenta come un’importante iniziativa volta a promuovere l’informazione, la prevenzione e la cura al femminile. Le iniziative saranno valide dal 18 al 24 aprile. Numerose sono le attività e i servizi offerti durante questa […]
Arrestato Davide Di Vita, capo dei vigili volontari che appiccavano gli incendi. In progetto anche danni ai mezzi per poi ripararli
07 Ago 2017 10:28
E’ Davide Di Vita il capo squadra dei 15 volontari vigili del fuoco in servizio nel distaccamento di Santa Croce Camerina che, nel 2015, hanno appiccato vari incendi, pur di poter prestare servizio volontario e guadagnare 10 euro l’ora. Gli inquirenti hanno appurato che durante il turno come volontario, Di Vita si assentava, con la complicità dei colleghi, per andare con il suo furgoncino ad appiccare incendi per poi uscire con l’autobotte a spegnere le fiamme e percepire così le indennità.
Dopo, infatti, rientrava in caserma ed aspettava che la centrale operativa del 115 li inviasse sul posto.
Il Gip ha denunciato 14 dei 15 volontari vigili del fuoco in servizio a Santa Croce Camerina. Il giudice ha diversamente ha valutato la posizione di Davide Di Vita decidendo di sottoporlo agli arresti domiciliari perché ha continuato a reiterare il reato. Proprio quest’ultimo ha manifestato di possedere una capacità criminale spiccata e di non temere in alcun modo le conseguenze delle condotte poste in essere. Addirittura, in una occasione, Di Vita asseriva di voler “fare scoppiare una bomba” pur di prendere le indennità spettanti in caso di riparazione dei mezzi di soccorso che non volevano concedergli perché non si trattava di un soccorso.
Di Vita è stato arrestato durante l’attività lavorativa come addetto all’assistenza tecnica di impianti refrigeranti. Il volontario non ha opposto alcuna resistenza ed essendo a conoscenza dell’attività investigativa condotta non si è meravigliato quando ha visto gli agenti della Squadra Mobile di Ragusa.
LEGGI ANCHE
© Riproduzione riservata