VUOLE LE ANALISI CLINICHE? DEVE PAGARE!

La situazione, già in vera emergenza, potrebbe risultare davvero allarmante. Da qualche tempo a Ragusa, accade che all’incirca a metà mese si espongono nei laboratori d’analisi cartelli per spiegare che, a causa dell’esaurimento dei fondi a disposizione, non si possono garantire le prestazioni gratuite per gli esenti, a meno che non si tratti di pazienti sotto chemioterapia. E si invitano gli eventuali beneficiari a ritornare all’inizio del mese successivo. Così molte persone, riponendo le ricette in borsa, sono costrette a ritardare gli esami prescritti. La Federlab Sicilia denuncia le scelte scellerate dell’Assessore Russo, il quale “continua a penalizzare fortemente i laboratori d’analisi, tagliando senza logica le risorse, e i cittadini che così dovranno sostenere pesanti spese”. Lo dice Gabriele Salvo, presidente del coordinamento dei laboratori di analisi. “Non solo, infatti, Russo ha stilato una programmazione dei fabbisogni approssimativa – continua – e priva di ogni riscontro con la realtà ma destina ai laboratori di analisi risorse di gran lunga inferiori al fabbisogno: 110 milioni di euro invece dei 134 necessari”. Per la Federlab “questo vuol dire che in molte strutture regionali da maggio in poi non si potrà fare l’esame pagando il ticket, ma il paziente dovrà sostenere l’intero costo dell’analisi”. Secondo un’indagine riportata da Salvo “la prima struttura che esaurirà i fondi saranno quelle di Enna; a seguire quelle di Caltanissetta e Ragusa. Mentre Trapani, Siracusa e Palermo avranno risorse fino a ottobre; Agrigento, Catania e Messina riusciranno ad andare avanti fino a novembre prossimo. Poi sarà la confusione completa”. Brutte notizie quindi per la provincia di Ragusa. Si prospetteranno erogazioni del servizio a singhiozzo, o su prenotazione o solamente in  determinati giorni. E probabilmente molte strutture decideranno di sospendere del tutto la prestazione, a danno dei cittadini che saranno costretti a fare turni fin dalle prime ore del mattino, fare  ‘viaggi’  a vuoto o a sostenere cifre enormi per gli esami, spesso essenziali e a cui quindi non si potrà fare a meno. (Laura Curella)

 

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