Volontariato, l’Europa riparte da Padova

PADOVA (ITALPRESS) – “Ricuciamo insieme il Paese”, a partire dalla pace, dalla giustizia sociale e dall’impegno di milioni cittadini che ogni giorno operano silenziosamente nelle comunità.

Padova è Capitale Europea del Volontariato. Ed è la prima volta che questo ruolo prestigioso – toccato in passato a metropoli come Londra e Barcellona – viene assegnato a una realtà italiana. Non a caso alla cerimonia di apertura, in Fiera, è arrivato, tra migliaia di volontari provenienti da tutta Italia, anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

“Un prestigioso riconoscimento alla città – ha detto il capo dello Stato – alla sua cultura di solidarietà, alla storia di donne e uomini che hanno lasciato tracce preziose e aperto strade su cui altri hanno potuto poi camminare”.

A fare gli onori di casa c’erano il sindaco, Sergio Giordani, e il presidente della Regione, Luca Zaia.

Padova raccoglie il testimone dalla slovacca Kosice, capitale lo scorso anno. E non è un caso. Il ruolo certifica la solidità del terzo settore nel Nordest e in particolare nella provincia di Padova, dove si contano circa 6500 associazioni capaci di mobilitare oltre 12 milioni di euro solo nel 2019 per attività che vanno dal welfare alla protezione ambientale, dallo sport al sociale. E solo il 22 per cento di questi fondi erano contributi pubblici.

“Vogliamo impegnarci a ricucire il Paese – ha sottolineato Emanuele Alecci, presidente provinciale del Centro Servizi Volontariato e responsabile del Comitato Padova Capitale Europea del Volontariato – Una cucitura che contamini l’Europa in un momento in cui essa è messa in discussione e perde un pezzo fondamentale. Molti muri sono caduti e siamo impegnati perché non se ne formino di nuovi”.

Per Stefano Tabò, presidente nazionale CSV net, si tratta di “assumere prospettive utili a uscire dalla duratura crisi socio – economica, indotta da un modello di società capace di estrarre valore dalle cose e dalla persone e non di rigenerarlo attraverso gratuità, dono, relazione, cultura e bellezza”.

Gabriella Civico, direttore del Centro Europeo del Volontariato, ha ricordato come “i governi da soli non possono creare una società dove il rispetto dei Diritti Umani, l’Uguaglianza e la Dignità per tutti siano riconosciuti e rispettati. Il bando per divenire capitale europea del volontariato dimostra che una buona e sana relazione tra le autorità pubbliche e le organizzazioni della società civile è una condizione necessaria per un volontariato di buona qualità”

Fino a domenica a Padova si alterneranno dibattiti, confronti e contaminazioni tra il mondo del no profit. Il tutto costellato di tanti appuntamenti culturali e di spettacoli.

(ITALPRESS).

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