Vittoria, aumentano i volumi dell’attività chirurgica. Il 90% dei tumori al colon retto trattati con sistema mini invasivo

L’Ospedale “Riccardo Guzzardi” di Vittoria si consolida come un polo di eccellenza in ambito chirurgico grazie all’introduzione di tecnologie all’avanguardia e all’incremento del volume e della complessità degli interventi eseguiti.

Tecnologia avanzata: la nuova colonna laparoscopica 4K

Da poche settimane, il reparto di Chirurgia Generale dispone di una seconda colonna laparoscopica con tecnologia 4K, che migliora la sicurezza e l’efficacia degli interventi chirurgici. Questa strumentazione avanzata, dotata di telecamera ad alta risoluzione, utilizza sia luce bianca sia un rilevatore di fluorescenza.

Un elemento distintivo è l’impiego del verde di indocianina (IGC), una molecola che diventa fluorescente se illuminata con luce infrarossa, consentendo la valutazione della perfusione di organi e tessuti, la visualizzazione delle vie biliari e il supporto alla diagnosi dei linfonodi. “Questa tecnologia è particolarmente utile per gli interventi complessi, come quelli per il tumore al colon retto, garantendo resezioni più sicure e una riduzione del rischio di complicazioni postoperatorie,” spiega il dottor Pietro Conti, Direttore dell’U.O.C. Chirurgia Generale.

Crescita degli interventi e utilizzo del protocollo ERAS

Dal giugno 2023, data dell’insediamento del dott. Conti, il reparto ha trattato circa 100 casi di tumore al colon retto entro dicembre 2024, con un notevole incremento rispetto agli anni precedenti. Il 90% degli interventi è stato eseguito con tecnica laparoscopica mini-invasiva, in linea con il protocollo ERAS (Enhanced Recovery After Surgery), che punta a ridurre lo stress chirurgico e ad accelerare il recupero post-operatorio. “Questi risultati sono frutto del costante impegno della mia squadra di medici e infermieri, e rappresentano un passo significativo verso una sanità più accessibile e qualificata,” aggiunge il dott. Conti. Nel 2024, l’ospedale ha registrato un incremento del peso medio dell’attività chirurgica, parametro che misura la complessità dei casi trattati, consolidando il ruolo di punto di riferimento per la mobilità attiva.

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