VITA E LUCE TORNANO AD ANIMARE IL QUARTIERE MATRICE

“Il presepe nel presepe: nel borgo più bello d’Italia”. E’ il claim scelto quest’anno. Che fotografa il fascino del dedalo di viuzze caratterizzante il quartiere antico. Dove i visitatori si immergono in un’atmosfera fatata ogni qualvolta, durante le festività natalizie, torna ad animarsi il presepe vivente ambientato a Monterosso Almo. E quest’anno, a rendere la rappresentazione più speciale, il fatto che il centro montano ibleo sia riuscito a fregiarsi del riconoscimento che l’ha eletto uno dei borghi più suggestivi della Penisola. La trentunesima edizione, quindi, prende il via sotto i migliori auspici. Rafforzando, il più possibile, il percorso della tradizione. Era il 1984, infatti, quando, per la prima volta, a Monterosso Almo, si diede il via, con grande entusiasmo, a quella che sarebbe diventa una gettonatissima kermesse nel corso degli anni. La sensazione è quella di compiere un salto nel tempo. L’accurata rievocazione storica ambientata negli anni Cinquanta scaturisce da un allestimento curato nei minimi particolari. Tutte le vie brulicano di vita e di luce, facendo riassaporare a chi si trova da quelle parti le sensazioni fantastiche del tempo che fu. Il quartiere Matrice, cornice ideale per la rappresentazione della Natività, farà da sfondo alla rinascita degli antichi mestieri, attività ormai scomparse che costituiscono la testimonianza più sincera di un passato immune dal consumismo e in assoluta simbiosi con i ritmi delle stagioni. L’associazione “Amici del presepe” di Monterosso Almo, sostenuta dall’Amministrazione comunale, è all’opera già da parecchie settimane allo scopo di predisporre un percorso ricco di fascino. Tra l’altro, si rimane colpiti perché coinvolti nell’immediato dall’atmosfera natalizia. Il 26 e il 27 dicembre, l’1, il 3 e il 6 gennaio, a cominciare dalle 17,30, con partenza da piazza San Giovanni, nel cuore del centro montano, i visitatori potranno ammirare la laboriosità del “curdaru”, del “firraru”, della “lavannara” e, ancora, dello “scarparu”, nonché di tutte le altre figure che, per il Natale, ritorneranno protagoniste riproponendosi alle nuove generazioni, portando con loro in dotazione una ricchezza di storia e di tradizione che, spesso e volentieri, finisce nel dimenticatoio. “La nostra consapevolezza – dice il presidente dell’associazione “Amici del presepe”, Paolo Tavano – è che anche quest’anno non si potrà non rimanere incantati dinanzi alla scena della Natività che sarà riproposta con tutta la propria magia. Vedere spuntare, nel cuore del quartiere Matrice, i Magi, l’asinello, il bue, Maria, Giuseppe e il Bambin Gesù, costituisce un elemento non da poco vicino al senso più intimo che ciascuno di noi riesce ad attribuire al Natale. Ogni anno diamo il via ad una rappresentazione che, giunta ormai alla trentunesima edizione, riesce a coinvolgere nella maniera più profonda non solo coloro che ammirano le nostre realizzazioni ma anche noi che, in prima persona, lavoriamo per rendere più belli e suggestivi questi momenti che ci avvicinano al periodo delle feste”. Per informazioni è possibile contattare il 339.8739007.

 

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