Visitare un organo a canne dall’interno. A Scicli si può. Due gli appuntamenti nella chiesa di Santa Maria La Nova

Sarà la chicca degli ultimi giorni di quest’anno. Visitare l’organo a canne della chiesa Santa Maria La Nova, da un decennio anche Santuario mariano dedicato a Maria Santissima della Pietà, organo a canne risalente alle fine dell’Ottocento. Visitarlo dall’interno ed in ultimo ascoltarlo poi dalla grande navata su cui si affaccia l’antico strumento musicale. Tutto ciò con  l’evento Arte&Note al Santuario di Santa Maria La Nova, curato dall’ Associazione Culturale Triskele che aprirà alle visite l’annesso Museo del Campanile della chiesa nei giorni 23 e 30 dicembre prossimi a partire dalle 18.30.

Scoprire e ascoltare l’organo a canne sarà possibile grazie alla collaborazione del Maestro Marcello Giordano Pellegrino.

“L’iniziativa vuole coniugare la conoscenza artistica di un luogo, quindi la chiesa ed il suo suggestivo campanile, e nello stesso tempo la conoscenza dell’organo a canne che vi è ospitato. Sarà possibile visitarlo dall’interno e capire l’importanza di questo prestigioso strumento storico risalente al 1893 attualmente funzionante – spiega il M° Pellegrino – a Scicli troviamo gli organi a canne in quasi tutte le chiese ma quelli perfettamente funzionanti sono solo nella chiesa di Santa Maria La Nova e nella chiesa di San Bartolmeo che risale al 1911”.

Al momento sarà visitabile solo l’organo a canne di Santa Maria La Nova.

“Il progetto si sta sviluppando solo per questa chiesa perchè in contemporanea l’Associazione Triskele garantirà la visita al Campanile piuttosto suggestivo – chiarisce l’artista sciclitano – è qui che si inserisce il mio intervento con la visita mirata all’interno dell’organo a canne”.

Analoga iniziativa potrebbe essere esportata nelle altre città dell’isola. A questa ipotesi si sta lavorando.

“Stiamo programmando analoghi eventi in altre città. Le date verranno ufficializzate dopo aver concordato ogni cosa con le chiese e con le Curie – assicura Pellegrino – c’è tanto da vedere nella nostra isola di Sicilia. E la nostra Scicli ne è un esempio. La presenza in città di questi strumenti musicali a partire dalla fine del Settecento, cui risale l’organo della chiesa della Consolazione datato 1776, a finire all’organo della chiesa Santa Caterina da Siena di Donnalucata datato 1974 ci fa pensare che la sensibilità musicale e culturale all’epoca fosse molto forte. Tutt’oggi c’è grande curiosità ed attenzione verso gli organi a canne ma ci sono forti difficoltà nel ripristinarli e rimetterli in funzione perchè si tratta di preziosi strumenti il cui recupero non è semplice e soprattutto è oneroso”.

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