VILLAGGI TURISTICI: MERCOLEDI 27 NOVEMBRE SIT – IN E PRESIDIO PRESSO IL PORTO DI POZZALLO

Alla presenza dei segretari generali provinciali di CGIL, CISL e UIL  – Giovanni Avola, Paolo Sanzaro e Girgio Bandiera – e dei segretari generali di categoria, il Sindacato unitario ha indetto per mercoledi 27 novembre alle ore 9.30 un sit-in e un presidio di protesta dinanzi il Porto di Pozzallo.

L’iniziativa si è resa necessaria, ha sottolineato Giovanni Avola, per  il perdurante e non più accettabile ritardo dell’assessore regionale Buonafede nel convocare il tavolo tecnico regionale al fine di trovare soluzioni per un sostegno al reddito dei dipensenti dei villaggi Marsa Siclà, Baia Samuele e Marispica che, per le note vicende giudiziarie, non hanno potuto espletare l’ attività lavorativa, sia pure stagionale, che da anni garantivano.

 

Da parte sua Paolo Sanzaro ha sottolineato come la questione del riconoscimento del sostegno al reddito si intreccia con quella della prospettiva legata alla stagione 2014, tramite le prenotazioni che si realizzano nei prossimi mesi e che ad oggi non sono ancora partite o registrano ritardi. Infatti a fronte di una quasi del tutto definita procedura per i villaggi sciclitani, nulla si è saputo e si sa per Marispica, la struttura ricettiva che utuilizza più manodopera dei circa 260 lavoratori effettivi interessati alla vertenza.

 

Giorgio Bandiera ha ripercorso l’intero iter della vertenza che dura da mesi e che, specie sul fronte palermitano sponda Governo della Regione, sconta ritardi inaccettabili come ad esempio il continuo rinvio del tavolo tecnico che, istituito nel luglio scorso nel corso dell’incontro con il Presidente Crocetta, non si è mai riunito.

 

Il sit-in con presidio presso il Porto di Pozzallo, concludono i segretari generali confederali, servirà a riaccendere i riflettori su una vertenza che riguarda tra diretto e indotto oltre 400 famiglie che vivono uno stato di disagio economico, in assenza di certezze occupazionali, che l’intero territorio ragusano non può né permettersi e né tollerare, specie in un settore – quello del turismo – che dovrebbe rappresentare sempre più un volano di crescita e sviluppo date le potenzialità della realtà  della fascia costiera iblea.

 

 

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