VIGILANZA NELL’AMBITO DELL’EDILIZIA URBANISTICA E TUTELA DELLA SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO

Seminario informativo molto partecipato quello promosso dalla presidenza territoriale della Cna di Ragusa e mirato ad informare i rappresentanti delle imprese sulla vigilanza nell’ambito dell’edilizia urbanistica e con riferimento alla tutela dei luoghi di lavoro. Il presidente provinciale Cna Ragusa, Giuseppe Massari, la responsabile organizzativa di Cna Ragusa, Antonella Caldarera, e il responsabile provinciale di Cna costruzioni, Vittorio Schininà, hanno illustrato le ragioni che hanno spinto l’associazione di categoria a promuovere un appuntamento che ha cercato, soprattutto, di chiarire i termini di una normativa che risulta molto complessa e rispetto alla quale gli operatori del settore sono chiamati ad adeguarsi. Il comandante della Polizia municipale di Ragusa, Rosario Spata, e il dirigente dello Spresal dell’Asp 7, Giuseppe Miceli, presente all’incontro con un consistente numero di ispettori, hanno scandagliato e approfondito i vari aspetti del testo unico del decreto legislativo 81/2008. Le problematiche strettamente connesse alle altre normative vigenti, le regole comportamentali da osservare all’interno dei cantieri edilizi, la necessità di puntare i riflettori sulla prevenzione, con l’apposizione, tra l’altro, degli indispensabili cartelli, l’effettuazione delle ispezioni per verificare la sicurezza nei luoghi di lavoro, i controlli salvavita, sono stati al centro dell’esposizione fatta dai due relatori. Il presidente Massari ha sottolineato che “se i controlli servono a salvare la vita, ben vengano. Anche se è necessario articolare in maniera differente alcuni aspetti della normativa che, per talune voci, necessiterebbe di una parziale modifica”.

In questa direzione Schininà ha sostenuto che una “modifica è assolutamente auspicabile così come auspicabile – ha aggiunto – è lo spirito di collaborazione che deve animare il rapporto tra controllori e imprese. Potrebbe anche servire un approccio metodologico differente. Perché quello che risulta necessario non è il quantitativo del numero dei controlli bensì la qualità degli stessi. Si proceda per gruppi d’insieme. E’ chiaro che anche le imprese cercano la prevenzione, il dialogo, per operare in sinergia con lo Spresal e con gli ispettori”. La Cna non ha però esaurito questo percorso che merita ulteriori approfondimenti. E, anzi, soprattutto per quanto concerne le autorizzazioni che ogni cantiere deve richiedere e ottenere, è stato programmato un altro incontro alla presenza dei rappresentanti dell’Ordine degli ingegneri con i quali sarà possibile ottenere specifici riscontri sulla delicata problematica delle autorizzazioni.

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