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Verso il lockdown per i non vaccinati e modifiche ai tempi della quarantena: nuova riunione del CTS dopo esplosione dei contagi
29 Dic 2021 09:17
Nuova riunione del CTS oggi, 29 gennaio, dopo l’impennata dei contagi delle ultime ore. E sono di nuovo al vaglio del governo Draghi il lockdown per i non vaccinati e la modifica dei tempi per la quarantena.
Lo scenario di un lockdown per i No vax, escluso dallo stesso Mario Draghi fino a poco meno di un mese fa, oggi torna con insistenza sul tavolo del governo, spinto dalla nuova ondata di contagi che solo ieri ha toccato il picco di 80 mila nuovi contagi e 202 morti.
Cifre che assieme ai rischi della maggior diffusione della variante Omicron convincono il ministro del Lavoro Andrea Orlando e quello della Pa Renato Brunetta a valutare l’esclusione del tampone per ottenere il Green pass da esibire sul posto di lavoro, ormai obbligatorio dallo scorso 15 ottobre. Come riporta il Corriere della Sera, quindi, se nel governo dovesse passare la linea più rigorista, contro cui si oppone la Lega e resta cauto il M5s, per 25 milioni di italiani sarà possibile lavorare solo se si è vaccinati o guariti. Con un obiettivo finale che Brunetta indica: «nel lockdown per i non vaccinati».
Dal vertice delle Regioni di questa mattina partirà la richiesta agli esperti del Comitato tecnico scientifico di valutare la riduzione, se non l’azzeramento, della quarantena per i vaccinati che hanno avuto contatti con un positivo. Già oggi chi ha ricevuto la seconda dose da meno di quattro mesi o ha già la terza gode di un periodo più breve di isolamento (7 giorni) rispetto a chi non è vaccinato (10 giorni).
I governatori chiedono che i vaccinati non siano costretti a fermarsi in caso di contatto con un positivo, ma passino «dalla quarantena all’auto-sorveglianza», restando sotto osservazione del medico di base in caso di sintomi. Nel documento dei governatori si chiede poi di abolire il tampone per i vaccinati che dovranno concludere il periodo di isolamento.
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