Vendita diretta ed e-commerce: due settori lontani ma vicini nel successo

Tra gli addetti ai lavori da parecchi anni circolano voci su come il comparto della vendita diretta non conosca crisi. In effetti l’affermazione trova riscontro da più fonti, anche quelle ufficiali e attendibili. È questo il caso di Avedisco, una delle maggiori associazioni di categoria insieme a Univendita, che con il suo studio di settore ha evidenziato come nella sola Italia i fatturati sfiorino i 3 miliardi di euro, impiegando una forza lavoro di oltre 500.000 incaricati. I numeri in continua crescita di anno in anno di questo modello di business particolarmente moderno nonostante la sua età, dimostra come la vendita diretta rappresenti una realtà oramai consolidata. Senza dimenticare che ha resistito quasi incolume al periodo di lockdown imposto per il Covid-19.

I numeri della vendita diretta nel mondo

Abbiamo visto come i numeri alla base della vendita diretta siano di tutto rispetto. Quasi 3 miliardi di euro il valore del mercato italiano, con oltre 500.000 consulenti sparsi sul territorio nazionale. E nel mondo? In questo frangente si parla di un giro di affari che si aggira attorno ai 190 miliardi di dollari, con 117 milioni di addetti alle vendite. Entrando nel panorama europeo, si parla un mercato da oltre 34 miliardi di euro e 15 milioni di consulenti. Numeri davvero notevoli, con un’attenzione particolare verso l’occupazione femminile, dal momento che quasi l’80% della forza lavoro, è rappresentata appunto dalle donne.

Entrando nel dettaglio della situazione italiana, possiamo vedere che la vendita diretta copre moltissimi settori merceologici, tra cui:

  • Prodotti alimentari, nutrizionali e integratori: fatturati per 491 milioni di euro.
  • Prodotti per la cosmesi e accessori moda: fatturati per oltre 65 milioni di euro.
  • Settore servizi: fatturati per quasi 9 milioni di euro.

In particolare, l’ultimo comparto, ovvero quello dei servizi, è quello che negli ultimi anni sta crescendo maggiormente, con un tasso dell’11%. Con dati di questa portata, è d’obbligo guardare al futuro con positività.

Vendita diretta ed e-commerce: due settori che si sfiorano (con successo)

La vendita diretta è un modello di business estremamente flessibile, che resiste nel tempo grazie alla sua capacità di adattamento. Come risaputo, negli ultimi anni abbiamo assistito ad una crescita notevole del settore e-commerce, ma il lockdown per il Coronavirus ha fatto fare in tre mesi un salto in avanti di dieci anni per tutto il mondo dei consumi. Stando ad una ricerca condotta da Netcomm infatti, il 37% di coloro che hanno effettuato acquisti sul web nel mese di marzo 2020, non si era mai interfacciato con questa tipologia di shopping. A confermare questo fatto ci viene in soccorso il nuovo catalogo Tupperware, la nota azienda statunitense che produce contenitori diffusi in tutto il mondo, che indica chiaramente l’uscita settimanale di nuove offerte, sempre consultabili anche online, di modo da rendere molto più accessibile la conoscenza dei propri prodotti per l’utente finale. In altre parole, quella che è la penetrazione del canale online nelle vendite, è arrivata ad attestarsi al 20%. Un prodotto su 5 è stato acquistato sugli e-commerce.

Secondo alcune stime inoltre, entro la fine di quest’anno, si dovrebbe oltrepassare la soglia del 50% su scala globale. Parliamo di un cambiamento epocale, per il quale il mondo della vendita diretta non si è fatto certamente cogliere impreparato. Da qualche anno infatti, si aveva il sentore che gli acquisti sarebbero migrati online. Ecco perché molte aziende top leader di mercato (ma anche tanti competitors minori), forniscono ai loro collaboratori piattaforme del tutto simili agli shop online. Il consulente contatta il cliente che si registrerà sul sito aziendale attraverso un referal link. Successivamente tale cliente metterà i prodotti nel carrello, e pagherà i suoi acquisti. E all’incaricato verranno riconosciute le provvigioni della transazione.

Parliamo di un mezzo potentissimo, che incrocia le potenzialità della vendita diretta con quelle degli e-commerce. Sono molti i settori che si avvalgono di questa strategia: dalla Grande Distribuzione Organizzata fino alle aziende che si occupano di accessori per la cucina. Tornando per un attimo agli e-commerce, due dati devono far particolarmente riflettere sul cambio di abitudini negli acquisti. Il primo riguarda il tempo di permanenza medio sugli shop online, attestatosi a circa 6 minuti. Non più una semplice visita di curiosità, bensì una vera e propria esplorazione dei negozi. Il secondo dato riguarda la scontrino virtuale medio: +30% rispetto al 2019.

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