Variazioni di bilancio Regione, niente fondi per lavoratori del Consorzio di Bonifica di Ragusa. Campo: “Un Natale felice ma non per tutti”.

“Natale felice ma non per tutti: gli unici lavoratori su cui il governo regionale non ha appostato le giuste somme sono stati i lavoratori del Consorzio di bonifica di Ragusa”. E’ il duro sfogo della deputata regionale del M5S, Stefania Campo, dopo la seduta d’aula di ieri sera, nella quale si sono concluse le variazioni di bilancio.

“Abbiamo bocciato in maniera convinta questa manovra – commenta l’esponente del M5S – nonostante sia passata anche se con numeri alquanto risicati. E lo abbiamo fatto principalmente proprio perché non a tutti è stata data la giusta dignità lavorativa. Una votazione farsa, con una manovra prima bocciata e poi rivotata per farla passare. Questo governo regionale e questa maggioranza non finiscono mai di stupire, ovviamente in negativo”. In particolare, sono stati appostati 8 milioni di euro per tutti i Consorzi di bonifica siciliani quando, a causa dei noti problemi del Consorzio ragusano, sarebbero serviti almeno 3 milioni di euro per il solo Consorzio di bonifica di Ragusa. “E questo nonostante si siano appostate somme pari a 1,7 milioni circa per le Ipab e circa 5 milioni per i Pip. Nei prossimi giorni incontreremo il commissario del Consorzio di Bonifica di Ragusa – conclude la Campo – per capire se si può intervenire in tempi rapidi per risolvere la situazione. La variazione era e resta una manovra certamente del tutto inadeguata, anche dopo la riscrittura. Non risolve i problemi dei Comuni e continua a contenere autentiche marchette in favore dei componenti della maggioranza che non ha perso il vizio di introdurre provvedimenti di carattere localistico, anni luce distanti dal tenore di quelli che contraddistinguono l’attività legislativa del parlamento regionale siciliano. In questo senso non possiamo non stigmatizzare e denunciare come anche questa volta la città di Catania l’abbia fatta da padrona, a discapito di altre città e province siciliane, soltanto perché “casa” del presidente Musumeci”.

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