Vacanze più povere? Le famiglie italiane perdono fiducia e potere d’acquisto

Un nuovo segnale d’allerta arriva dal fronte economico: la fiducia dei consumatori italiani cala ancora, scendendo a 96,1 punti a giugno, rispetto ai 96,5 di maggio. Lo rende noto oggi l’ISTAT, fotografando un clima di incertezza crescente proprio alle soglie della stagione estiva, da sempre trainante per i consumi interni.

Un arretramento contenuto nei numeri, ma non nella portata: la flessione arriva in un momento cruciale, in cui si attendeva invece un’inversione di tendenza legata all’inizio delle vacanze, alla maggiore propensione alla spesa e al rilancio dei settori turistico e commerciale.

Codacons: “Segnale preoccupante, governo intervenga subito”

A lanciare l’allarme è il Codacons, che parla di scenario inquietante. «Il peggioramento della fiducia proprio alle porte dell’estate rappresenta un segnale preoccupante» – afferma Francesco Tanasi, Segretario Nazionale – «Le famiglie si trovano a fare i conti con aumenti su carburanti, trasporti, ospitalità e beni primari, mentre sullo sfondo pesano le tensioni internazionali, come la recente crisi in Iran. È un mix pericoloso che frena la spesa e alimenta timori per l’economia reale.»

Secondo l’associazione dei consumatori, il potere d’acquisto delle famiglie è sotto attacco, e senza interventi immediati del Governo per calmierare i prezzi, si rischia una contrazione dei consumi estivi che avrebbe effetti a catena su interi comparti produttivi già fragili e colpiti da instabilità e inflazione.

Turismo, trasporti e alimentazione nel mirino

Il Codacons ha inoltre annunciato un monitoraggio serrato su prezzi e tariffe nei settori chiave dell’estate, come turismo, ristorazione, trasporti e alimentazione, per contrastare speculazioni e proteggere i cittadini da rincari ingiustificati.

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