Prima era un uomo. Adesso una bellissima donna. La vittoriese Roberta candidata nelle liste del cattolicissimo Udc (VIDEO)

Vittoria in questi giorni è destinata ad assurgere agli onori della cronaca per fatti diversi tra loro ma pur sempre riconducibili alla politica.

Dopo lo scalpore mediatico causato dalla operazione antimafia “exit-poll” che ha visto coinvolti i fratelli Nicosia, autorevoli esponenti politici cittadini con Giuseppe persino Sindaco, è stata la volta della discussa candidatura della vittoriese Guarascio la quale, anche se supportata dal movimento cinque stelle nella battaglia sua e della sua famiglia tesa a tornare in possesso della casa posta in vendita dall’autorità giudiziaria, non ha esitato a candidarsi in Forza Italia. I fatti personali sono una cosa, le idee politiche un’altra. Giustissimo. Adesso tocca a Roberta Giulia Mezzasalma.

A sorprendere non è certamente il fatto che un tempo la bellissima ed avvenente Roberta era un uomo, piuttosto il partito con il quale ha deciso di effettuare il suo tentativo di conquistare uno scranno a Palazzo dei Normanni: l’Udc o, come dice lei stessa, il partito dello scudo crociato.

L’Udc è l’Unione dei democratici cristiani  un partito in pratica che ha  riferimenti culturali naturali quelli che hanno contraddistinto la vecchia democrazia cristiana con Don Sturzo, De Gasperi e Moro per citarne alcuni.

Insomma un partito che da sempre si è definito cattolico, che in Sicilia è stato grande protagonista della scena politica regionale e che ci sorprende,non perchè siamo dei bigotti, tutt’altro, ma soltanto  considerato che non si tratta certamente  di un partito estremo come quello dei radicali.

Per molti ha perso appeal, a cominciare dallo stesso Orazio Ragusa che dopo averci militato per anni e dopo esser stato più volte eletto parlamentare con questo simbolo, ha compreso bene che le ultime defezioni non avrebbero più permesso allo scudo crociato provinciale di essere competitivo.

Roberta Giulia Mezzasalma avrà invece fatto altri calcoli così come anche lo stesso Udc che ha deciso di candidarla e di associare al suo volto solare ed obiettivamente bello, quello del suo storico simbolo.

Evidentemente avranno capito che per l’elettorato ragusano è più interessante una figura combattiva, determinata e adamantina come la Giulia che una invece legata al mondo ecclesiastico e magari meno incisiva tra l’elettorato.

E che Roberta Giulia sia una combattiva non ci sono dubbi. Lo ha già dimostrato in passato in varie occasioni. Ultima in ordine di tempo la sua battaglia per l’acqua. Sui social non ha esitato a denunciare pubblicamente funzionari e classe politica, a suo dire, disinteressati avverso una problematica cittadina assai rilevante. Roberta nei suoi piccati post sui social ha denunciato disservizi come  la fornitura di acqua potabile  a singhiozzo ed il servizio di consegna a domicilio non garantito secondo i fabbisogni minimi. Non si è mai fermata dinnanzi a nulla ed ha sempre fatto valere le proprie ragioni che poi sono state anche le ragioni di tanti altri suoi concittadini costringendo il primo cittadino ad intervenire personalmente.

In un lungo video pubblicato in questi giorni Roberta Giulia spiega le ragioni della sua scelta ed evidenzia il suo spirito battagliero che non si è mai arreso neanche quando doveva comunicare, afferma con grandissima ed ammirevole onestà intellettuale, la scelta al suo anziano padre di cambiare sesso.

Un chiaro indice della sua probità e onestà intellettuale che lei stessa spera possa servire a convincere l’elettorato a non votare le stesse facce e ad non  effettuare le solite scelte politiche.

Non ci resta che augurare alla bella Roberta un grande in bocca al lupo per la sua nuova importante battaglia. Da guerriera come la conosciamo noi contribuirà senza dubbio a portare valore aggiunto al cattolicissimo Udc che pur di racimolare voti  tiene a mente il famoso detto “ al caval donato non si guarda in bocca”.

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