Uniti nel dolore. Le diverse fedi interreligiose a Sampieri per ricordare le vittime di Cutro

A Sampieri, simbolo delle tragedie in mare, insieme per pregare e con la speranza di non contare più vittime in mare. Ampia la presenza delle diverse fedi religiose oggi pomeriggio sul lungomare della frazione balneare di Scicli. Cattolici, metodisti, islamici, buddisti insieme per una preghiera comunitaria in memoria delle vittime del naufragio avvenuto sulle coste di Cutro in Calabria. A Sampieri in contemporanea all’evento promosso a Crotone a livello nazionale. Tutti si sono dati una parola d’ordine: “non mi sommerga la corrente delle acque, non m’inghiottisca il vortice”. Camminando mano nella mano un giorno si trionferà, è stato un passaggio del canto “Noi trionferemo” che ha toccato il cuore di chi non ha voluto mancare all’appuntamento. Qualche centinaio i presenti, con loro anche diversi giovani extracomunitari, migranti con alle spalle storie di dolore e di fatica, di speranza e di rinascita dopo l’inferno dell’attesa e della traversata verso l’Eldorado dell’Europa che è l’Italia a bordo di barconi fatiscenti. 

Tante le persone in preghiera in un mesto silenzio cullato solo dal rumore delle onde di un mare proibitivo

“I nostri pensieri e le nostre preghiere sono rivolte alle persone rifugiati dall’Afghanistan, dalla Siria, dal Pakistan, dall’Iran, dalla Somali, dalla Palestina che sono sprofondate nelle profondità del mare Mediterraneo, che sono annegati sotto gli occhi del mondo. Essi non sarebbero stati notati se non fosse stato per i loro cadaveri o per le poche cose che possedevano e che si son depositate sulla spiaggia – hanno pregato così – di certo non solo vogliamo commemorarli ma vogliamo anche portarne il lutto perchè essi sono le vittime di un tragico destino ma di sistema lucidamente sviluppato teso a tenere i bisognosi lontani dai noi a tutti i costi”. 

Un fiore per ricordare le vittime

Alle parole dei rappresentanti delle singole fedi religiose è seguito il lancio di fiori nel mare di Sampieri, un mare dalle condizioni proibitive che ha fatto da cornice a un momento di preghiera interreligiosi che ha richiamato a Sampieri persone da ogni parte della provincia iblea. Le onde hanno lambito la battigia in un moto forte ma silenzioso. 

 

 

 

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