UN’AUTO IN DIVIETO DI SOSTA. IL PROPRIETARIO E’ UN VIP E SI ARRABBIA (LUI).

Via Archimede (chi non fosse ragusano tra i lettori di RagusaOggi sappia trattasi di una strada lunghissima, che attraversa l’intera città e commercialmente è l’asse portante del tessuto viario). Ore diciannove e cinque minuti.

Una signora ragusana, che ricopre in una città limitrofa un lavoro pubblico di estrema importanza, accende la sua auto all’interno del suo garage per raggiungere (dovrebbe impiegarci circa mezzora) la sede di lavoro. Quando è a metà dello “scivolo” che dovrebbe portarla appunto sulla via Archimede, trova un camioncino a ridosso del cancello. Infastidita, scende a verificare: il proprietario del furgoncino è un muratore che bestemmia in tutte le lingue del mondo perché un’auto parcheggiata davanti il cancello ne impedisce l’uscita. “Non si preoccupi”, lo tranquillizza la signora “io abito in questo palazzo da dieci anni e spesso trovo le macchine davanti al garage. Ma normalmente è di un cliente del negozio qui accanto. Vado io stessa a chiedere di spostarla. Non si preoccupi”. “Dottoressa, io invece sono preoccupato perché sto squagliando il clacson del mio furgone da mezz’ora e nessuno si è affacciato né da quello né da altri negozi”:

“Scusate signori, la macchina parcheggiata davanti il garage qui accanto è di qualcuno di voi?”, nessuno, dicasi nessuno dei clienti presenti in quel momento all’interno del negozio ha risposto alla signora che, a quel punto, si inizia a preoccupare anche lei (e intanto erano già le sette e quindici).

 

Torna davanti il cancello in compagnia del muratore e iniziano a suonare entrambi i clacson. “Che maleducati, che incivili” le urla della professionista che altre parolacce non conosce. Diverso, molto diverso il linguaggio del muratore, che ovviamente non riferiamo, pur avendone tanta voglia.

 

Dopo altri venti minuti (ne erano quindi trascorsi quasi quaranta da quando la dirigente era entrata nel negozio chiedendo di chi fosse l’auto in divieto) e quando i due esasperati erano entrambi pronti a chiamare i vigili urbani per la rimozione dell’auto in “incivile” divieto, ecco che una coppia esce dal suddetto negozio e con olimpica calma si dirige all’auto, quella, si intende, parcheggiata davanti il garage. La reazione della signora è stata di verbale aggressione nei confronti dei due, che sono stati definiti ancora una volta e a voce altissima e squillante “incivili” e financo “maleducati”. Il muratore invece, stranamente, si è del tutto zittito.

 

“Signora si calmi – la prima cosa detta dal Vip che si avviava verso l’automobile – non abbiamo bisogno delle sue lezioni di morale”.

La signora è letteralmente rimasta basita, senza parole, immobilizzata. E quando stava per riprende con gli improperi verso l’oxfordiano nostro Vip, è stato il muratore che l’ha trattenuta sussurrandogli “signora si calmi, ma non l’ha visto chi è il signore? Si tratta di …..”.

La signora a quel punto, forse per i nervi, forse per la eccessiva sensibilità, forse perché quel Vip l’ha guardata infine con un ghigno terribile in uno al dolce sorriso rivolto alla sua compagna, ha iniziato a piangere, e non ha più smesso anche guidando verso la città a noi vicina dove andava – in ritardo – a fare il suo lavoro. Un importantissimo e delicato lavoro.

 

 

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