È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
UNA TERRAZZA DI TERRA.
11 Ott 2016 20:30
La vita può svilupparsi fin nei declivi più scoscesi delle aree montane e costiere. Ne rappresentano l’evidenza concreta e tangibile proprio i paesaggi terrazzati.
Negli ultimi decenni i terrazzamenti sono stati poco apprezzati e valorizzati.
Dalla fine del secolo scorso si registra tuttavia un interesse crescente nei confronti di una comprensione più profonda di questi paesaggi.
Nonostante questo, sono ancora molti i paesaggi terrazzati che rimangono abbandonati o si trovano a fronteggiare rischi di crollo, banalizzazione, urbanizzazione pervasiva, perdita del loro sapere intangibile e del patrimonio spirituale che ad essi si connette.
Proprio a questo proposito il terzo Incontro mondiale sui Paesaggi Terrazzati intende dare un forte impulso all’impegno internazionale per proteggere e valorizzare questi paesaggi nella loro polifunzionalità, offrendo ai partecipanti, provenienti da stati e continenti diversi, una conoscenza del notevole e variegato patrimonio di paesaggi terrazzati esistente in particolare in Italia e nei vicini paesi del Mediterraneo e dell’Europa Centrale.
Dopo le prime due edizioni, tenute in Cina ed in Perù, una sessione del terzo Incontro Mondiale sui Paesaggi Terrazzati si è svolto a Donnafugata, a Pantelleria.
L’evento è stato voluto dall’Alleanza Mondiale, costituita nel 2010 tra istituzioni, ricercatori e produttori ai quali sta a cuore il futuro delle aree terrazzate.
Con la collaborazione dell’Università di Padova e di quella di Venezia, l’incontro ha avuto inizio con delle sessioni plenarie che hanno contato 300 partecipanti provenienti da tutto il mondo e con delle sessioni locali tenute proprio in alcune delle aree più note per i terrazzamenti, come Pantelleria.
L’obiettivo è stato quello di approfondire lo studio dei paesaggi terrazzati per capirne il loro grande valore: questi territori sono infatti capaci di unire pregiate produzioni agro-alimentari, la difesa del suolo, la trasmissione di saperi e la conservazione di un paesaggio di straordinaria valenza estetica.
I paseaggi terrazzati, tantissimi anche nel nostro paese, dalle Cinque Terre in Liguria, fino a Pantelleria, raccontano l’antico rapporto dell’uomo con la natura, plasmata con grande fatica e dedizione attraverso le attività agricole.
La scelta di Pantelleria è motivata dal fatto di voler presentare le caratteristiche di un paesaggio terrazzato che è la risposta mirabile del contadino alle molteplici sfide dell’isola: il vento sferzante, i terreni in forte pendenza e non da ultimo l’assenza di sorgenti d’acqua e la scarsità di pioggia.
“Qui parliamo di viticoltura eroica– ha affermato Antonio Rallo, winemaker e titolare di Donnafugata, tra i relatori dell’incontro- per noi significa allevare la vite ad alberello, manualmente e su terrazzamenti; un impegno che triplica il fabbisogno di manodopera rispetto ai territori di collina e che per noi comporta ogni anno la manutenzione di circa 40 km di muretti a secco. La viticoltura eroica però ripaga tutti questi sacrifici, preservando il paesaggio e permettendoci di produrre qualcosa di unico, come il Passito Ben Ryé, uno dei vini dolci più apprezzati al mondo.”
Nell’incontro sono state approfonditi vari aspetti di Pantelleria e del paesaggio terrazzato: sono intervenuti il geologo Giuseppe Bernardo, l’agronomo Antonella Ingianni sulle tecniche costruttive ed il valore polifunzionale dei muretti a secco, il professore Tommaso La Mantia sulla conservazione della biodiversità, il professore Giuseppe Barbera sull’agricoltura pantesca alle prese con le carenze d’acqua ed infine l’architetto Gabriella Giuntoli che ha parlato della grande bellezza di un paesaggio agrario così speciale da aver dato identità all’intero territorio.
L’incontro si concluderà sabato 15 ottobre a Padova, con la sessione plenaria in cui sarà redatto il manifesto per i paesaggi terrazzati, con le azioni proposte alle istituzioni per il riconoscimento più ampio del valore agricolo, paesaggistico e culturale di questi territori da preservare per le future generazioni.
Prendersi cura dei paesaggi terrazzati significa riconoscere il fatto che essi possono rispondere in modo concreto a richieste contemporanee e diverse, come la conservazione del valore storico e culturale, l’esplicazione di funzioni ambientali e idrogeologiche, il miglioramento della qualità della vita attraverso produzioni agroalimentari, il senso di appartenenza e lo sviluppo sostenibile.
Le terrazze di terra hanno permesso per secoli il sostentamento e la crescita di tantissimi popoli, sarebbe corretto ed anche rispettoso nei confronti di chi è venuto prima di noi, prendersene cura e preservarlo, perché la natura appartiene all’uomo così come l’uomo appartiene alla natura.
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