UNA RIVOLUZIONE NEL CAMPO DEI RIFIUTI

Meglio di un inceneritore di ultima generazione, il dissociatore molecolare, potrebbe costituire la risoluzione del problema dello smaltimento dei rifiuti nel nostro Paese.

L’innovazione dell’impianto consiste nella possibilità di trasformare qualsiasi tipo di rifiuto in energia attraverso un tipo di combustione termochimica in assenza di ossigeno (la cosiddetta pirolisi)che produce syngas.

Grazie alla temperatura di combustione inferiore ai 400 gradi, sarebbe inoltre possibile recuperare metalli e vetro che che nei normali inceneritori andrebbero distrutti.

Inoltre la bassa temperatura consentirebbe al dissociatore molecolare di produrre un livello di nanopolveri e diossine in quantità limitata rispetto ad un inceneritore normale, in particolare le diossine sarebbero inferiori di 100 volte inferiori.

Ma la vera rivoluzione consiste nel fatto che il prodotto della combustione, il syngas, non viene liberato in atmosfera ma recuperato e convogliato in modo da poter essere utilizzato come vettore energetico nella produzione di energia elettrica e termica.

Il dissociatore molecolare è stato negli ultimi giorni riproposto anche dalla fondazione Sorella natura sull’esempio dell’impianto islandese di Husavik, un moderno impianto che funziona in completa autonomia energetica dal momento che per raggiungere la temperatura sufficiente utilizza parte del gas di sintesi prodotto. Per quanto riguarda l’impiego del syngas la fondazione ad esempio ne propone l’utilizzo nell’alimentazione e illuminazione di serre.

In attesa che ne vega accertata l’efficienza e l’ecosostenibilità, anche se in controtendenza rispetto agli attuali interventi governativi, il dissociatore molecolare potrebbe aprire nuove prospettive in materia di smaltimento dei rifiuti.

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