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UNA MOLTITUDINE DI FEDELI ALLA PROCESSIONE DELL’IMMACOLATA
09 Dic 2013 09:06
Una moltitudine di fedeli ha animato, ieri sera, la processione in onore dell’Immacolata, ultimo atto di una festa che, a Ragusa Ibla, affonda le radici nelle tradizioni dei secoli andati. All’uscita dalla chiesa di San Francesco, in piazza Chiaramonte, l’incedere del simulacro della Santa Madre di Dio è stato salutato da grida di giubilo e dal volo di alcuni palloncini colorati. Poi il tradizionale corteo, con la recita delle preghiere e la banda musicale “San Giorgio” che ha contrappuntato i momenti di vuoto attraverso l’esecuzione di alcune marce. Un richiamo insostituibile per i devoti. Ma anche per i turisti che, così come accade ormai da qualche anno, ieri sera hanno fatto capolino tra i fedeli per ammirare lo straordinario passaggio del simulacro. Anche quest’anno, poi, novità che era stata introdotta nel 2011, l’Immacolata è stata preceduta da un nugolo di bambini vestiti da angioletti che hanno voluto così mettere ulteriormente in evidenza la santità e la purezza di Maria. Lo ha ricordato anche il rettore della chiesa di San Francesco, padre Pietro Floridia, durante l’omelia della concelebrazione effettuata con padre Joseph Muamba Bulobo. “Maria Immacolata – ha detto padre Floridia – ci ricorda quello che è stato l’uomo prima del peccato originale. E ci ricorda anche quello che sarà alla fine. Se Dio, per singolare privilegio, ha voluto che la Madre del Suo figlio, in previsione di diventare madre di Gesù, fosse Immacolata, cioè senza peccato originale, allo stesso modo vuole che tutti gli uomini si presentino al suo cospetto santi e immacolati. La grandezza di Maria non consiste solo nell’elezione di essere madre di Dio o nell’essere Immacolata ma consiste anche e soprattutto nella fede che ha vissuto nel quotidiano. Se da una parte questa fede poteva essere esaltante perché aveva un figlio che si era messo in luce per la sua azione di predicatore, infatti grandi masse lo seguivano, dall’altra parte non è stata esonerata dal dolore perché ha dovuto subire grandi umiliazioni. E’ stata lei che ha portato la croce sino in fondo con grande fede. Ha creduto in quel Dio che l’aveva chiamata, dicendo sempre il suo sì. Anche noi cristiani, come lei, dobbiamo dire quotidianamente il nostro sì a Dio, nelle occasioni buone ma anche nelle sofferenze, sapendo che Dio ha progetti meravigliosi per ciascuno di noi”. La processione si è snodata per le principali vie del quartiere barocco. E’ stata caratterizzata da una breve sosta in prossimità dei Giardini iblei dove i fedeli hanno assistito ad uno spettacolo pirotecnico. La processione, proseguita poi per le altre vie dell’antico borgo, ha condotto in conclusione i fedeli nella chiesa di San Tommaso dove il simulacro è stato quest’anno riposto in previsione del riavvio degli interventi di restauro nella chiesa di San Francesco all’Immacolata. L’omaggio floreale di ieri mattina, altro momento molto partecipato, è stato caratterizzato, quest’anno, dalla novità legata alla presenza dei tamburi “Città di Giarratana” che hanno conferito maggiore solennità alla cerimonia. “Pure stavolta – dice Giorgio Mallemi, ispiratore del comitato – abbiamo cercato di rendere questi significativi momenti di fede un appuntamento irrinunciabile per i credenti. E siamo contenti che, anche quest’anno, in molti abbiano partecipato”.
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