Una Granfondo piena di colori e partecipazione. A Ragusa

Una prima assoluta destinata a restare nella storia. Anche Ragusa ora è nel grande mondo delle granfondo su strada, dopo il suo battesimo bagnato dalla pioggia, quasi fosse un matrimonio da salutare con qualche disagio ma ottime prospettive. Tantissimi corridori, anche provenienti dalla Penisola hanno affrontato i percorsi della gara inserita nella Coppa Sicilia, apprezzando a dispetto del meteo i paesaggi a perdita d’occhio della provincia come anche le bellezze del barocco cittadino.

Il primo a iscrivere il suo nome nell’albo d’oro è Francesco Romano, della società organizzatrice Nuova Avir che in 3h12’12” ha coperto i 117,4 km del percorso per 1.770 metri di dislivello. Romano ha avuto ragione di Stefano Bartolotta (Asd Grasso Villanti) al termine di un appassionante sprint, con l’ex azzurro Marathon di mtb Mirko Farnisi, compagno di colori del vincitore, staccato di appena 8”. A prevalere fra le donne è stata Alessia Antoci (Naturosa-Bike & Co. Ragusa) che in 3h50’58” ha lasciato a 2’08” Maria Migliore (Probike Ramacca) e a 8’01” Sabrina Mazza.

Nel percorso medio di 95,4 km per 1.333 metri prima posizione per Dario Oliva (Privitera Bike) che in 2h32’27” ha prevalso, anche lui, in una volata a due su Andrea Giurdanella (Sparkle), terza posizione a 10” per Giuseppe Barberi (Nebrodi Marine). A Giovanna Carnemolla (Team Rosso Azzurri) la gara femminile in 2h50’12”, alle sue spalle Daniela Maria Cannone (Sport Web Sicilia) a 53” e Maria Chiara Ficili (Sparkle) a 8’34”.

Clamoroso il successo di partecipazione, con ben 393 arrivati fra i due tracciati. L’organizzazione del Team Nuova Avir ha saputo allestire un evento apprezzato da tutti, prendendo anche nota di quel che si dovrà fare per migliorare ancora il prodotto. Merito anche dell’Amministrazione Comunale di Ragusa, come sempre sensibile al messaggio sportivo come grande richiamo turistico ma anche dei tantissimi sponsor che hanno creduto nel progetto. Senza dimenticare tutti coloro, fra volontari singoli e associazioni del territorio che si sono prodigati, ognuno nel suo, per onorare al meglio l’evento. Ora si pensa alla prossima edizione e già la voglia è tanta di rimettersi in moto.


Alcuni nostri lettori ci hanno scritto in redazione sottolineando alcuni disagi subiti con alcune strade che non sono state chiuse opportunamente.


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