Una collina di pomodori marci, sulle dune di Marina di Acate. VIDEO

Attraverso le immagini, purtroppo, l’unica cosa che non è possibile sentire è il puzzo. Perchè per il resto ci sembra anche fin troppo chiaro ed evidente quello che succede in questa porzione di spiaggia sul lido di Marina di Acate: qualcuno la usa come piccola discarica privata e ha riempito le dune, le splendide dune della costa iblea,  di scarti di agricoltura, facendola diventare una piccola collina di monnezza: pomodori, peperoni marci e altro, hanno preso il posto degli anemoni di mare e della tipica vegetazione della macchia mediterranea.

Poco distante, insieme ai rifiuti “organici”, anche bidoni di fitofarmaci e plastiche. Non è la prima volta che questo succede in questa porzione di spiaggia, anzi c’è una certa recidività. Le immagini sono state girate ieri mattina da Riccardo Zingaro, noto ambientalista e rappresentante dell’Oipa di Acate.

Ci chiediamo, insieme a lui, come sia possibile che nessuno controlli, data la frequenza con cui questi scarichi avvengono. E non veniteci a raccontare che tanto si tratta di materiale biodegradabile. A parte il fatto che insieme agli scarti vi sono anche plastiche, non ci sembra proprio civile gettare il marciume delle serre sulla spiaggia. Ma quando mai si sono viste queste cose sui lidi di altre località?

Nessuno sembra prendersi cura di questa porzione di litorale: niente telecamere, niente controlli, niente di niente. Solo monnezza, scarti serricoli, plastiche. Tutto naturalmente sulla spiaggia. E poche voci che ancora si alzano per chiedere: quando finirà tutto questo?

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it