UN SORPRENDENTE CAPITANO ANCHE COL MARE IN TEMPESTA

Ha fatto lo stesso rumore assordante di un albero che cade in una foresta, l’assenza della corrente di Nino Minardo all’apertura della campagna elettorale per Incardona sindaco.

Comincia dagli assenti la nostra intervista a Carmelo Incardona:

D: Quali sono i motivi del contendere con i Minardiani?

R: Spero si ricomponga presto la frattura che si è creata. Il Prg, le responsabilità dirigenziali nell’ambito della burocrazia, il mercato ortofrutticolo. Su questi punti occorrerà reincontrarsi. Per quanto riguarda la vice sindacatura, il PDL ha diverse persone da indicare e sono tutti un valore aggiunto al progetto che vogliamo realizzare. Non posso essere io a dire chi deve essere indicato. Questa deve essere una scelta tutta interna al PDL.

D: Se da una parte lei “litiga” con il Presidente della regione Lombardo, dall’altro, si dice, che grazie a lui, si è garantito la tranquillità economica nell’eventualità che la sua carriera politica si possa chiudere anticipatamente, con un posto da dirigente regionale, decisamente ben pagato.

R: Dopo avere, in ragione della mia intensa vita politica trascurato la mia carriera professionale, era arrivato il momento di chiudere la partita IVA e cancellarmi dall’Ordine. La legge mi consentiva, essendo figlio di vittima di mafia, di essere assunto nella pubblica amministrazione. Ho esercitato un diritto che mi permetteva di potere scegliere il ramo nel quale sfruttare al meglio le mie peculiarità. Proprio in ragione di queste, ho scelto di essere un funzionario della Regione presso la condotta idrica agraria di Vittoria. Conosco bene i meccanismi e la burocrazia di questo ente e posso mettere al servizio di tutti, la mia esperienza e le mie conoscenze. Aggiungo che sono stato, non aiutato ma penalizzato, in quanto pur essendo laureato, non mi è stata riconosciuta la qualifica di dirigente, forse in ragione dei miei contrasti con Lombardo che, come tutti sanno, non sono idilliaci.

D: Il suo fallimento o presunto tale, come assessore alla formazione nel governo regionale ?

R: La mia esperienza in questo campo, si è interrotta bruscamente e non mi ha permesso la pubblicazione del PROF (piano offerta formativa); questo ha penalizzato la formazione in Sicilia, in provincia e a Vittoria. La validità di questo piano è stata riconosciuta anche dal presidente Lombardo che nella seduta dell’assemblea del 2 dicembre 2009, alla presenza del governo regionale e dei più importanti mass media, ha ammesso che nel mio caso, aveva commesso un errore e aveva riconosciuto la bontà della mia azione amministrativa.

D: I giovani comunisti, qualche mese fa hanno stilato una classifica sulle presenze dei nostri rappresentanti all’ARS e lei è risultato essere il più assenteista.

R: Ho il “piacere” di condividere questa graduatoria con Lillo Speziale, presidente della commissione antimafia. Per quanto mi riguarda, impegni istituzionali, vivere molto il territorio di provenienza, insieme ad un periodo politicamente poco sereno, mi hanno portato a disertare l’ Aula nelle sedute poco prolifere. Non sono mai mancato in quelle dove si votavano leggi importanti. Quel periodo poco sereno, in cui, pur sforzandomi, non riuscivo a condividere le scelte di Fini, mi hanno portato a volte, a non inserire la scheda di presenza, pur essendo presente. Una forma di protesta pacifica che con il senno di poi mi ha penalizzato. Oggi scegliendo FDS, ho ritrovato il piacere di una politica sana, al servizio del territorio.

Abbiamo rinunciato a chiedere al candidato perché vuole fare il sindaco di Vittoria per l’ovvietà della risposta.

 

 

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