“UN PIANO REGOLATORE CONTRO LA CITTÀ”

È estremamente negativo il giudizio del Pd di Ispica sul nuovo Piano Regolatore generale adottato dalla maggioranza di centro-destra e condiviso dall’Amministrazione comunale. “È un Piano Regolatore che piega Ispica ai voleri degli speculatori, blocca l’economia, favorisce l’abusivismo, dà la possibilità di farsi una casa a pochi, ferisce il territorio e fa arricchire i soliti noti” sostiene il segretario del Pd di Ispica, Gianni Stornello.

Secondo il partito non esiste in Sicilia un Piano Regolatore così sfacciatamente contrario ai cittadini  e una maggioranza così pregiudizialmente chiusa ad un dibattito e soprattutto al buonsenso. Il Piano, sostiene ancora Stornello,  obbliga le giovani coppie e chi vuole farsi una casa ad acquistare il suolo al prezzo proibitivo di circa 200 euro al metro-quadro nelle lottizzazioni private dei grandi elettori del centro-destra.

“Una follia- continua ancora il segretario del partito- se consideriamo che, lottizzando anche una parte dei 100mila metri-quadri di suolo comunale che il PRG adottato destina maldestramente a parco, si sarebbero potuti immettere sul mercato suoli a circa 70 euro al metro-quadro, come avevamo proposto noi. In tal modo il Comune avrebbe anche recuperato buona parte del costo di questi terreni, che ammonta a circa 4milioni di euro, consentendo di diminuire le tasse comunali, come la TOSAP per la quale proprio in questi giorni stanno arrivando le cartelle di un importo doppio rispetto all’anno scorso”.

Un altro duro colpo, sostiene ancora Stornello, è stato inferto alla fascia costiera di Ispica, dove per poter edificare si dovranno avere disponibili almeno 5mila metri-quadri di suolo, con un conseguente dilagare dell’abusivismo. Un altro problema del Piano Regolatore, sembra essere quello di rimanere insensibile ai temi ambientali, poiché la nuova strada costiera deturpa irrimediabilmente, a detta loro, il  Maccone Bianco. “Insomma- conclude Gianni Stornello- gli interessi di pochi e le pregiudiziali politiche hanno dato vita ad uno strumento urbanistico che ogni più pessimistica previsione non poteva mai delineare come quello che hanno adottato”.    

                                                                                                       

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