UN PACCHETTO DI PROPOSTE PER SOSTENERE I COMMERCIANTI DI VIA ROMA

“Dobbiamo porci il problema, serio e ormai improcrastinabile, di come aiutare i commercianti di via Roma. Dopo un anno di disagi, causa anche l’attuale avversarsi di condizioni atmosferiche non proprio favorevoli, l’isola pedonale del centro storico della città superiore, idea positiva che però da sola non basta, sembra sempre più un deserto. E i commercianti dell’area continuano a piangere lacrime amare. Come aiutarli?”. E’ l’interrogativo lanciato da Mario Chiavola, presidente dell’associazione politico-culturale “Ragusa in movimento” e dirigente provinciale de “La Destra”, secondo cui occorre pensare a qualcosa di concreto. “La proposta è: esentare i commercianti del centro storico, soprattutto quelli dell’area ricadente su via Roma, dal pagamento della Tarsu per i prossimi due anni; esentare i pubblici esercizi dal pagamento della Tosap fino a quando il rilancio di via Roma e della zona, che forma un quadrilatero con via Mario Leggio e via Mariannina Coffa, non sarà completo; studiare delle agevolazioni a vantaggio dei proprietari che, nell’area in questione, affittano i locali commerciali, proprietari al momento disincentivati al massimo, per il peso dell’Imu, dallo stipulare qualsiasi contratto riguardante immobili che per questo motivo sono vuoti. Si pensa alla vendita. Ma nessuno compera a causa della crisi. E’ il cane che si morde la coda”. Chiavola pone questo pacchetto di proposte su un potenziale tavolo di trattative che coinvolga da un lato il commissario straordinario, dall’altro le associazioni di categoria. “E’ chiaro – aggiunge il rappresentante di “Ragusa in movimento” – che anche la politica dovrà cercare di fare la propria parte così come i commercianti la maggior parte dei quali, a dire il vero, sembra piangersi addosso. Perché, ad esempio, in questa fase di stallo amministrativo, non pensano ad organizzare una serie di iniziative di intrattenimento che abbiamo lo scopo di attirare la gente nel centro storico superiore? Ci sono numerose idee e a prezzi stracciati che si potrebbero sfruttare. Anche darsi da fare in maniera autonoma potrebbe essere una prima soluzione per cercare di cambiare rotta”.

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