UN ORIZZONTE FERMO IN MERITO AL PIANO PAESAGGISTICO IBLEO

Ignazio Abbate (presidente UNSIC) chiede formalmente che siano accelerate le procedure di “definizione delle osservazioni” in riferimento all’adozione del Piano Paesaggistico, adottato già nell’Agosto 2010, a beneficio di una più rapida operatività. Un invito a sorpassare l’incertezza delle normative in materia dei vincoli ambientali che, mancanti dettami precisi, costringe lo sviluppo socio-economico e anche ambientale ad uno stato di permanenza.
Incertezze anche sul piano amministrativo, dettate da una diversa visione e operatività dell’Amministrazione locale e degli organi competenti regionali, compensate tuttavia da una equilibrata, secondo Abbate, gestione dirigenziale della sovrintendenza di Ragusa. L’esigenza è quella di adattare il piano alle esigenze produttive; salvaguardando ovviamente l’ambiente ibleo.
Ancora Abbate nota e rimprovera alle Istituzioni e all’associazionismo un inspiegabile silenzio sulla questione sopra citata proprio in questa importante fase attuativa.
-Oggi i cittadini sono costretti a subire oneri e lungaggini per richieste di parere dei comuni, che potrebbero essere demanati agli Enti locali con deroghe e convenzioni, come previsto dal Piano, liberando così gli utenti da inutili e stressanti adempimenti burocratici che stanno di fatto paralizzando un intero comparto edile, solo per i ritardi accumulati in modo inspiegabile dagli organi competenti regionali- queste le parole di Ignazio Abbate.
Concludendo la sua lettera, il Presidente, esorta nuovamente le istituzioni, le associazioni ad occuparsi delle questione in maniera proattiva nell’interesse di una prospettiva di sviluppo socio-economico certamente ma, importante, nel massimo rispetto dell’ambiente.

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