Un impianto di biometano nella zona industriale di Ragusa. Lega Salvini chiede chiarimenti al sindaco

“La Regione avrebbe concesso l’autorizzazione per la creazione di un impianto di biometano nella città di Ragusa. Sarà realizzato nella IV fase della zona industriale. Questa concessione apre le porte a tutta una serie di interrogativi che auspichiamo possano essere sciolti in maniera positiva. Invitiamo il sindaco a riferire alla città, dopo avere naturalmente acquisito tutte le informazioni necessarie, circa il fatto che non esisteranno problemi di alcun genere, sul piano ambientale, rispetto alla creazione dell’impianto in questione”.

E’ il commissario cittadino della Lega, Massimo Iannucci, memore delle roventi polemiche sollevate, per motivazioni analoghe, alle porte di Pozzallo, ad affermare che è indispensabile potere acquisire chiarezza specifica sul delicato argomento così come giustamente reclamato dalla cittadinanza.

“Ci rendiamo conto – sottolinea Iannucci assieme alla consigliera comunale Maria Malfa – che, in questo caso, a differenza di quello di Pozzallo, l’impianto sorgerà in un agglomerato industriale propriamente detto e che questa creazione tecnologica dovrebbe essere differente, almeno per quanto concerne la tipologia di lavorazione, rispetto alla struttura prevista a Zimmardo-Bellamagna. Così, almeno, stando alle prime notizie diffuse dalla stampa.

Al contempo, bisognerà essere sicuri che, per quanto in qualche modo differente, la lavorazione non impatti sul territorio anche in considerazione del fatto che, a quanto risulta, l’autorizzazione iniziale era stata rilasciata nell’ottobre del 2015 mentre, in corso d’opera, è stata decisa una variazione per produrre biometano, anche quest’ultima autorizzata. Nessuna volontà di censurare l’iniziativa privata, è bene precisarlo. Ma occorre mettere i puntini sulle i. Siamo certi che il sindaco riferirà in Consiglio comunale e alla città così da rassicurare i ragusani, come riteniamo sia opportuno, su questa importante novità che insisterà nel parco industriale del nostro territorio cittadino”.

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