Un gatto in casa. Studi mondiali gli danno proprietà curative

Chi lo ha già, chi sogna di averlo, chi invece evita di aver in giro per casa o in giardino un felino. Eppure le quotazione legate alla presenza di un gatto in casa sono al rialzo. Gli studi effettuati in alcune Università americane assicurano che avere un gatto in casa non solo è fonte  di compagnia ma è anche terapeutico oltre che essere fonte di socialità e felicità.

I risultati degli studi d’oltreoceano sui felini, animali a bassa manutenzione.

Il ronfare di un gatto avrebbe effetti terapeutici su ossa, tendini e muscoli umani. Il suo suono, per una frequenza che varia da 20 a 140 Hz, và a incidere sulla mobilità articolare. Effetti positivi anche sullo stress dell’uomo: il rilascio di sostanze chimiche, da parte dei gatti, produce l’effetto di calmare i livelli di stress e di ansia senza parlare che una semplice sessione di coccole assicura felicità reciproca sia per il proprietario che per il gatto. Uno studio della Indiana University Bloomington rivela anche che l’atto di guardare video di gatti online ha degli effetti positivi sugli spettatori che si troverebbero ad avere livelli di energia e emozioni più alte con forte riduzione del “pensare” negativo che, a volte, impedisce all’uomo di stare bene.

Per la salute del cuore, l’avere un gatto in casa,  sarebbe benefico.

Una ricerca di Good Net ha appurato che la presenza di un felino riduce lo stress e di conseguenza il rischio di malattie cardiovascolari, come ictus, fino al 30 per cento. Senza parlare del sonno. Il sonno, infatti, si concilierebbe con la presenza di un gatto sul letto. Anche una ricerca della Mayo Clinic ne conferma i benefici. Il 41 per cento delle persone intervistate avrebbero detto di conciliare meglio il sonno con vicini i gatti.

E poi quella marcia in più per i single.

Le ricerche della dottoressa June Nicolls hanno portato ad un risultato curioso: le donne single considerano gli uomini possessori di gatti più affettuosi e attraenti. In tal caso il 90 per cento delle donne ha espresso la propria preferenza per i partner che hanno degli animali domestici, fra cui i gatti. Senza parlare poi dell’effetto sui fenomeni allergici. Come prevenire le allergie? Uno studio del National Institutes of Health dice che l’esposizione ai gatti fin dalla giovane età può effettivamente ridurre la probabilità di sviluppare allergie; di fatto i bambini in tenera età che hanno vissuto in ambienti dove c’era un felino si sarebbero rivelati meno suscettibili a varie allergie in età più avanzata.

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it